Un dirigente della polizia in terapia intensiva
Cinque persone sono state arrestate a seguito dell’invasione di campo durante l’intervallo, quando un tifoso catanese ha scavalcato il cancello della Curva Nord dello stadio vicino al Settore della Tribuna Est e lo ha aperto. Un gruppo di circa una sessantina di tifosi ha poi fatto un’invasione di campo, con lanci di seggiolini e petardi. Le forze dell’ordine sono state quindi costrette a intervenire per sedare gli scontri tra le due tifoserie e riportare la calma. Le due squadre hanno potuto così fare l’ingresso in campo per disputare la ripresa.
Questo il bilancio comunicato dalla Questura di Padova dell'operazione allo stadio Euganeo, dove ieri sera, all'intervallo tra la finale di andata di Coppa Italia di serie C, ci sono stati violenti scontri tra gli ultras delle due squadre e le forze dell'ordine. In particolare, in seguito all'invasione di alcuni sostenitori catanesi il dispositivo di ordine pubblico predisposto dalla Questura è dovuto intervenire all’interno dello Stadio Euganeo, facendo rientrare una sessantina di catanesi nel Settore della Curva Nord a loro riservato con una presenza totale di 1.900 tifosi etnei. Gli agenti, dopo aver evitato il contatto tra le due tifoserie, hanno bloccato tre supporters etnei che sono stati tratti in arresto per il reato di resistenza aggravata: si tratta di due 40 enni e di un 41enne gravati a vario titolo da associazione mafiosa, rapina, stupefacenti, reati da stadio, reati contro la persona e il patrimonio e già destinatari di un provvedimento DASPO. All'origine dei disordini, un ultras catanese che ha aperto la porta della curva, che avrebbe dovuto essere chiusa e invece era aperta. Ad avere la peggio, il dirigente della polizia responsabile del servizio che è ricoverato in terapia intensiva a Padova per un malore cardiaco.