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Serie B, ecco perchè il Lecco ha convinto i giudici e la Reggina no

Serie B, ecco perchè il Lecco ha convinto i giudici e la Reggina no - immagine 1
Il Tar ha dato ragione ai lombardi per via della buona fede. Ora la palla passa all’ultima istanza della giustizia amministrativa.
Redazione PadovaSport.TV

Sono state pubblicate le motivazioni con cui il Tar del Lazio ha accolto il ricorso del Lecco e bocciato quello della Reggina. Nel primo caso, i giudici amministrativi hanno sottolineato l’«inapplicabilità» delle scadenze fissate per la presentazione della documentazione: i famosi due giorni fra il playoff vinto e i permessi per l’utilizzo dello stadio di Padova. Il termine era stato fissato con la finale calendarizzata all’11 giugno e non al 18, una differenza sostanziale e decisiva. Insomma, per il Tar la «stella polare» deve essere il principio di buona fede che ilLecco non ha tradito.

Quanto alla Reggina, come riporta la Gazzetta dello Sport, per i giudici non c’era conflitto fra il termine fissato dal Tribunale (12 luglio) e quello della Federazione per l’iscrizione (20 giugno). E il ritardo del pagamento «per elementari esigenze organizzative» di alcuni dei versamenti monitorati dalla Covisoc «non dimostra un impedimento effettivo». Insomma, la Reggina avrebbe dovuto pagare prima. Ora la palla passa all’ultima istanza della giustizia amministrativa, il Consiglio di Stato, che deciderà il 29 agosto.