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Serie C, Ghirelli: “Sciopero? Grande tristezza, ma adesso i politici sanno cosa vogliamo”

Francesco Ghirelli, numero uno della Lega Pro, ha rilasciato una lunga intervista a TuttoSport sullo sciopero e sullo stato di salute della terza serie del calcio italiano: “Il motivo dello sciopero? Restituire ai club l’80% di ritenute...

Redazione PadovaSport.TV

Francesco Ghirelli, numero uno della Lega Pro, ha rilasciato una lunga intervista a TuttoSportsullo sciopero e sullo stato di salute della terza serie del calcio italiano: "Il motivo dello sciopero? Restituire ai club l’80% di ritenute irpef sulle retribuzioni degli atleti e dello staff della squadra fino ad un massimo di 240.000 euro. Denari che serviranno per costruire/sistemare centri sportivi e per la formazione dei giovani calciatori. I presidenti, dovranno coinvestire e si genererà così lavoro e al fisco tornerà più di quello che darà. Per noi è poco, ma il valore è dato dal fatto che lo Stato crederà nella funzione sociale del calcio dei Comuni d’Italia". La domenica senza calcio servirà? "Intanto dico che c'è stata grande tristezza, abbiamo interrotto una emozione. Non c’è cosa più negativa. Noi siamo quelli che debbono far rotolare il pallone sul prato verde. Ho pensato in particolare alle ragazze ed ai ragazzi che tornano a casa per le vacanze natalizie e potevano assistere alla partita. Oggi i politici sanno che siamo i club che formano giovani calciatori e non chi acquista Ronaldo. I nostri presidenti, ogni campionato, rimettono di tasca propria mediamente da 2 a 4 milioni di euro. Noi insegnando calcio togliamo i giovani dai pericoli della strada. Oggi, sanno che tutti i presidenti uniti hanno manifestato perché non reggono e si rischia di impoverire l’Italia, non solo il calcio".