Una notizia terrificante ha coinvolto la società ucraina dello Shakhtar Donetsk, il cui tecnico della prima squadra Roberto De Zerbi è riuscito a tornare in Italia recentemente, annunciata dal direttore generale del club Sergei Palkin. Un allenatore delle giovanili della squadra è venuto a mancare, con il suo decesso causato proprio dai militari russi: "Un nostro dipendente è stato ucciso ieri. Allenatore dei bambini. Un frammento di un proiettile lo ha ucciso. La Russia sta uccidendo gli ucraini, fermate questa follia! Non si può stare in silenzio, ognuno di voi sarà colpevole e responsabile dei reati commessi".
Guerra e calcio
Shakhtar Donetsk, un allenatore delle giovanili colpito a morte da un proiettile
De Zerbi in Italia
Una decina di ore in treno, scorte armate, un pullman per varcare il confine tra Ucraina e Ungheria. Così, dopo un'odissea lunga un giorno intero, Roberto De Zerbi e gli otto uomini del suo staff sono riusciti a fuggire dall'assedio di Kiev. E a tornare in Italia, grazie a un volo privato messo a disposizione da Rinat Akhmetov, il ricchissimo proprietario dello Shakhtar, la squadra che De Zerbi allena in Ucraina. "In Ucraina tutti ritenevano impossibile un attacco della Russia - ha detto De Zerbi al Corriere della Sera -. Noi qualche domanda in più ce la siamo fatta: quando Putin ha invaso il Donbass, quando in Bielorussia continuavano ad arrivare carrarmati, quando portavano sacche di sangue. Quello che ci ha veramente colpito è come si è unito il popolo ucraino. Sta dando una lezione di orgoglio e dignità a tutto l'Occidente".
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