Per quanto tempo quella curva vuota e incompleta farà bella mostra allo stadio Euganeo, davanti agli occhi sempre più disillusi dei tifosi biancoscudati? La risposta a questa domanda non è mai stata chiara prima del sequestro, figuriamoci ora. In ogni caso lasciare un cantiere aperto può avere conseguenze negative, come spiega oggi Alessandro Gerotto, presidente provinciale dell’Ance - Associazione nazionale costruttori edili al Corriere Veneto: "Lasciare fermo il cantiere per molto tempo presenta dei rischi notevoli sotto diversi punti di vista. Rispettiamo con massima fiducia le decisioni del Comune e l’iter della giustizia, ma la nostra preoccupazione è determinata dal problema dell’allungamento dei tempi: più il cantiere rimane fermo e più aumenta il degrado. Con la stagione invernale e la presenza delle piogge e del ghiaccio l’acqua potrebbe entrare dovunque creando così il problema delle infiltrazioni, oltre che intaccare le armature presenti, che potrebbero così degradarsi rapidamente. E non parliamo, poi, della possibilità che si infiltrino sciacalli o sbandati per cominciare magari a dormire nel cantiere, il che rappresenterebbe un problema sociale. L’Euganeo non deve dunque diventare un’opera incompiuta, simbolo dello sperpero dei soldi dei contribuenti: questo intervento è importante e va concluso, perché ne va anche della reputazione della città".
L'allarme
Stadio Euganeo, Gerotto: “Rischioso lasciare il cantiere fermo per molto tempo”
E non è l’unico avvertimento del presidente provinciale dell’Ance: "L’azienda che si prenderà in carico il cantiere dovrà fare delle perizie per valutare bene lo stato dell’arte dei lavori e definire un crono-programma realistico per terminarli. Tutto questo potrebbe far lievitare ancora i costi, perché rimettere mano ad un cantiere fermo non è semplice e presenta numerosi rischi". Si va quindi verso l'ulteriore lievitamento della spesa. Senza contare i famosi "raccordi" e le rifiniture previste e promesse dall'assessore Bonavina.

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