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Südtirol, a Brescia ci sarà Greco. Poi (forse) Bisoli per la salvezza

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L'ex Cosenza favorito per la panchina. Intanto l'AD Pfeifer spiega le motivazioni del divorzio da Zauli

Giacomo Stecca

Che brutto inizio stagione per il Südtirol. Il club altoatesino, che negli anni si era costruito l'immagine di società modello dal punto di vista della programmazione, si presenta al debutto in serie B (a Brescia) con l'allenatore pro-tempore Leandro Greco (che tra l'altro era anche uno dei nomi possibili per guidare la prima squadra dopo l'addio di Javorcic). Domenica dunque al Rigamonti, per la prima storica gara casalinga in serie B, in panchina a guidare la squadra di sarà Leandro Greco.

Bisoli, ma non solo

Il nuovo allenatore, ironia della sorte, dovrebbe debuttare contro... il vecchio. Per la seconda giornata, in programma domenica 21 agosto al Druso contro il Venezia, i biancorossi sfideranno l'ex Javorcic (che guida il Venezia) molto probabilmente con Pierpaolo Bisoli in panchina. Dopo quanto accaduto martedì mattina, il ds biancorosso Paolo Bravo è al telefono per sondare tecnici, organizzare colloqui e valutare profili, in modo da avere al più tardi lunedì al campo di Maso Ronco il tecnico che sostituirà l’esonerato Lamberto Zauli. La scelta sembra ricaduta su un profilo che si sposa bene con la stagione lacrime e sangue che sarà costretta a fare il Südtirol, probabilmente fanalino di coda della nuova serie B nella griglia di partenza agostana. Lo scorso febbraio Bisoli era subentrato a Occhiuzzi sulla panchina del Cosenza, ereditando una situazione complessa, e ha evitato la retrocessione diretta con 16 punti in 15 partite per poi battere ai playout il Vicenza.

L'esonero di Zauli

Stando a quanto dichiarato oggi dall'Ad del Südtirol Dietmar Pfeifer, al Corriere dell'Alto Adige, la scelta di esonerare Zauli sarebbe da ricondurre a motivazioni di carattere metodologico, non c'entrerebbe quindi il calciomercato (ovviamente questa è la versione della società). "C’è stata una profonda analisi tecnica da parte del ds Bravo - ha detto Pfeifer - che ha visto il lavoro giornaliero del mister. A quel punto è venuto a informare la società sul fatto che non si sarebbero potuti raggiungere certi obiettivi, nonostante un confronto molteplice con il mister. Sono sorte visioni differenti, quando questo accade ogni collaborazione è destinata a terminare. La metodologia adottata da Zauli con la squadra. Quando si nota una crescita, il risultato sportivo è relativo perché vedi una prospettiva all’orizzonte. Se c’è la sensa- zione che questo non possa verificarsi, allora si prendono strade diverse". Ora spazio a Bisoli e al suo furore agonistico, ma servirà davvero un miracolo per salvare questa squadra.

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