Torna l'ombra del calcioscommesse in serie B. In particolare nel match di ritorno dell'ultimo playout, giocato il 23 maggio tra Ternana e Bari. Al 33’ del secondo tempo, sul 3-0 per i pugliesi e la salvezza ormai in tasca, Bellomo inizia ad agitarsi in panchina, litiga con un raccattapalle e viene espulso. Niente di strano se non fosse che il procuratore Giuseppe Chinè sta indagando adesso sulla base del sospetto volume delle giocate fatte in una ricevitoria del capoluogo pugliese, poche ore prima della gara in cui si puntava proprio sul cartellino rosso a Bellomo, pagato 24 volte la posta. L’espulsione se sei in panchina non viene considerata valida, ma dà diritto al rimborso della giocata.
L'indagine
Ternana-Bari, la Procura indaga sul rosso sospetto a Bellomo: c’entrano le scommesse?
L'evento era stato già descritto dal Giudice sportivo che nel suo dispositivo, in cui come da prassi veniva comminata la squalifica per una giornata e una multa da 5 mila euro, scriveva di averlo sanzionato «per avere, alzandosi dalla panchina, assunto un atteggiamento intimidatorio nei confronti di un raccattapalle al quale non voleva restituire il pallone». Il procuratore vuole capire ora se siano stati violati l’articolo 4 (quello su lealtà, correttezza e probità) e del 24 (relativo alle scommesse) del Codice di Giustizia sportiva. Con il rischio che si configuri anche l’illecito sportivo (art. 30) per possibile alterazione dello svolgimento o del risultato di una gara. Bellomo non è mai entrato, ma la Ternana osserva interessata il caso.
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