Sono bastati due mesi per entrare nei cuori dei tifosi, non abbastanza per rientrare nei piani del Padova. Perché con l'arrivo, durante il “mercato” invernale, di Zubin e Amirante, a Christian Tiboni non poteva essere garantito un posto da titolare. Dal gol all'esordio contro il Fontanafredda - era il 12 ottobre - si è passati al trasferimento al Piacenza, squadra che milita nel girone D della serie D, con le altre padovane. Domenica scorsa, in occasione della sfida vinta all'Euganeo contro l'Atletico San Paolo, l'attaccante bresciano ha avuto modo di rivedere quella città e quello stadio che tanti bei ricordi gli ha lasciato. «Ritornare su questo campo è stato davvero emozionante», ha confessato Tiboni nel dopo-partita. «Mi sono venute in mente immagini molto belle. Anche se per poco, qui a Padova sono stato davvero bene, è una bellissima città». Un pensiero, in particolare, il “Tibo” lo ha rivolto ai tifosi che ancora oggi, nonostante il cambio di maglia, gli scrivono per testimoniargli il loro affetto. «Con loro c'è stato un legame forte, è strano come in soli due mesi sia riuscito a farmi volere così bene. Sono rimasto davvero colpito da questa piazza». Il presente ora parla piacentino, ma non si può non guardare questo Padova sempre più lanciato in testa al girone. «La società biancoscudata ha deciso di farmi cambiare aria, ma per me non è un problema. Il calcio è anche questo. L'importante non è che Tiboni giochi al Padova, ma che il Padova torni dove merita. Ora qui a Piacenza voglio fare il possibile per guadagnarmi un posto da titolare. Ho già segnato due gol da quando sono arrivato, spero di realizzarne molti altri. Mi è dispiaciuto stare in panchina contro il San Paolo». Ed è stato proprio il tecnico piacentino Luciano De Paola a spiegare i motivi della scelta. «Da noi Christian sta facendo molta fatica. È un giocatore che possiede qualità pazzesche, ma deve crescere di testa, perché ha tutte le carte in regola per fare questo mestiere. Se la testa rimane collegata ai piedi Tiboni gioca, altrimenti sarà dura». Ma Christian si è detto in totale disaccordo. «Queste sono tutte dicerie, non ho mica ammazzato qualcuno! Sono le solite cose che si riferivano gli anni passati per sentito dire, io sono qui per giocarmi un posto in squadra e dare il massimo». Tiboni, infine, ha avuto parole dolci per il Padova. «Auguro ai miei ex compagni e ai tifosi le migliori cose, la società e la piazza meritano di vincere il campionato perché stanno facendo un grande lavoro. Continuerò a seguirli con affetto
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Tiboni: “Padova mi è rimasta nel cuore”
Sono bastati due mesi per entrare nei cuori dei tifosi, non abbastanza per rientrare nei piani del Padova. Perché con l’arrivo, durante il “mercato” invernale, di Zubin e Amirante, a Christian Tiboni non poteva essere garantito un posto...
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