Un mix esaltato da Antonio Conte, il mister giusto al posto giusto. Così gli azzurri ora coltivano delle più che giustificate ambizioni in chiave scudetto. Lo sa bene il Milan che, nonostante una serie di occasioni fallite dagli uomini di Fonseca, ha impensierito poco la barricata partenopea, sempre pronta per ripartire in contropiede. Lukaku, autore del primo gol dopo pochi minuti, ha accentrato su di sé tutto il peso dell'attacco. Kvaratskhelia ha poi chiuso i conti a fine primo tempo, con un destro a giro magico, che non ha dato scampo a Maignan. Il Napoli ha avuto anche altre occasioni, ma soprattutto ha saputo reggere la reazione del Milan, andato vicinissimo al gol in 3 circostanze, se si esclude il gol annullato per fuorigioco a Morata.
Napoli in testa: prime prove di fuga
Naturalmente è ancora presto per parlare di fuga, più che altro perché il Napoli non è una squadra perfetta, e perché i punti di distacco dalla seconda sono ancora pochi. Pochi ma comunque sufficienti per abbozzare una prima (anzi, la prima) "mini fuga" della stagione. Il Napoli si trova in testa con 25 punti, mentre l'Inter insegue con 18 punti e una partita in meno. La Juve si trova poco sotto, a 17 punti e anch'essa con un match ancora da giocare. Poi via via si trovano le altre, come la sorprendente Fiorentina, l'Atalanta e la Lazio. Il Milan invece è sceso all'8 posto, ma pesa anche il rinvio della partita contro il Bologna (si recupererà a febbraio).
Conte, comunque, continua a chiedere ai suoi di viaggiare a testa bassa, senza montarsi troppo la testa. Ed è giusto che sia così, considerando che soltanto pochi mesi fa il Napoli galleggiava a metà classifica tra crisi e difficoltà di varia natura.
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