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Tramonta il sogno nuovo Euganeo, Bitonci: “Mancano 15 milioni”

In attesa di trasformare lo stadio Plebiscito nella nuova casa del Calcio Padova, il Comune stanzia quasi due milioni di euro per realizzare attorno allo stesso impianto un nuovo parcheggio con circa un migliaio di posti auto. L’intervento, su...

Redazione PadovaSport.TV

In attesa di trasformare lo stadio Plebiscito nella nuova casa del Calcio Padova, il Comune stanzia quasi due milioni di euro per realizzare attorno allo stesso impianto un nuovo parcheggio con circa un migliaio di posti auto. L’intervento, su proposta dell’assessore cittadino allo Sport Cinzia Rampazzo, è stato approvato dalla giunta martedì 17 maggio, durante la quale si è deciso che la nuova area di sosta, collocata sia a Nord che a Sud del Plebiscito, sarà aperta tutti i giorni e non soltanto in occasione delle partite di calcio e rugby. A gestire il parcheggio, che potrà anche essere adoperato a mo’ di scambiatore per gli utenti della linea 15 dell’autobus (cioè quella che copre il tragitto da via del Plebiscito a Villatora di Saonara e viceversa), sarà l’azienda municipalizzata Aps Opere e Servizi.

Intanto, a margine della giunta, il sindaco Massimo Bitonci ha confermato di aver incontrato, la scorsa settimana, i due soci di maggioranza del Calcio Padova, Giuseppe Bergamin e Roberto Bonetto, e di aver affrontato con loro il tema dello stadio Euganeo, che il club biancoscudato vorrebbe rifare ex novo, costruendo un impianto «all’inglese» con all’interno un centro commerciale: «Abbiamo fatto il punto della situazione – ha spiegato l’ex senatore leghista –. E, per prima cosa, i due mi hanno ribadito che resteranno saldamente alla guida della società anche la prossima stagione, nonostante i dubbi sollevati da qualcuno. In secondo luogo, a proposito del cosiddetto nuovo Euganeo, Bergamin e Bonetto mi hanno detto che, almeno per il momento, il loro progetto è di difficile attuazione. Nel senso che – ha sottolineato Bitonci – tra i soldi che hanno a disposizione e quelli necessari per la realizzazione di un nuovo impianto, esiste una forbice di una quindicina di milioni di euro». (corriereveneto.it)