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Vecchio Padova, “restituito” Bresseo. Ma i campi non sono agibili

Il Calcio Padova ha riconsegnato al Comune di Teolo il centro sportivo Euganeo di Bresseo. Con nove mesi di anticipo rispetto alla convenzione stipulata due decenni fa, tuttavia senza le garanzie di agibilità  che permetterebbero al sindaco...

Redazione PadovaSport.TV

Il Calcio Padova ha riconsegnato al Comune di Teolo il centro sportivo Euganeo di Bresseo. Con nove mesi di anticipo rispetto alla convenzione stipulata due decenni fa, tuttavia senza le garanzie di agibilità  che permetterebbero al sindaco Moreno Valdisolo di consegnarlo alla Thermal. Le firme che sanciscono la restituzione degli impianti sono arrivate ieri mattina: Diego Penocchio ha delegato Benedetto Facchinato, già  nell’area amministrativa del Calcio Padova, di mettere nero su bianco la restituzione dell’area, che servirà  anche per l’imminente Fiera di Bresseo in programma da sabato prossimo. La brutta sorpresa, però, è arrivata lo stesso. La clausola. Secondo la convenzione stipulata un ventennio fa con il Comune, infatti, il Calcio Padova avrebbe dovuto restituirlo alla collettività  in condizioni accettabili, in modo che fosse pronto e utilizzabile da chiunque ne avesse bisogno. «Le buone condizioni non ci sono e nel verbale di riconsegna delle chiavi questo è stato evidenziato», taglia corto il primo cittadino di Teolo. «In primo luogo ci sono inadempienze evidenti, legate alla totale incuria derivata dai mesi di abbandono cui il Centro Sportivo Euganeo è stato lasciato dalla fine della scorsa stagione a oggi. L’altro aspetto, ben più importante, riguarda però la costruzione che ospita gli spogliatoi: il Calcio Padova non ci ha consegnato, insieme alle chiavi, i certificati di agibilità  e di conformità  degli impianti elettrici e termoidraulici. Dicono di non averli trovati, il problema è che qui a latitare sono le persone, da Penocchio a Valentini, prima ancora dei documenti. Ciò che significa che finchè non salteranno fuori, la struttura rimarrà  in stand by». All’ufficio tecnico comunale i certificati di agibilità  sono conservati sin dalla costruzione della struttura, ma a seguito di alcune modifiche apportate agli impianti negli anni di usufrutto, il Padova non ha fatto pervenire la nuova copia della documentazione. E alla vigilia di una richiesta (forse già  oggi) di accesso al concordato preventivo per evitare il fallimento, ha ben altro a cui pensare. Le conseguenze. Alcune società , prima fra tutte la Thermal, si erano fatte avanti per avere la gestione del centro sportivo, ma senza le dovute garanzie tecniche il sindaco non può concedere alcun uso degli spogliatoi. «Senza l’idoneità , Bresseo non è utilizzabile», spiega Valdisolo, «Per rimettere tutto a norma servono non poche migliaia di euro. O troviamo il modo di far saltar fuori soldi che il Comune non ha a bilancio, oppure studiamo un bando di assegnazione che preveda la concessione a chi si accollerà  le spese di messa a norma». Un’eventualità  tutta da valutare, visto che le sole utenze costano circa 100 mila euro all’anno. Senza una soluzione, altrimenti, 50 mila metri quadri di area sportiva rischiano di rimanere fermi. »Il deperimento dei campi e delle strutture, se non curati, sarebbe velocissimo», conclude Valdisolo, «In ogni caso il Comune si riserva qualsiasi azione legale contro il Calcio Padova, visto il mancato rispetto della convenzione. Ma se continueranno a chiedermi di riservare la palestra per la custodia delle loro costose attrezzature, a quel punto metterò sul piatto anche le mie richieste».