Lo striscione esposto fuori dallo stadio da alcuni tifosi del Verona prima di Verona-Napoli ha generato una valanga di commenti critici. Si tratta di un'incitazione a Russia e Ucraina (di cui compaiono le bandiere) a bombardare Napoli, la città riconoscibile dalle coordinate inserite nello striscione. Un becero messaggio (ma la tradizione degli striscioni tra le due tifoserie è ampia e molto "variopinta") che ha scatenato un inferno sui social, con tanti commenti anche dal mondo politico. E c'è chi addirittura esagera chiedendo la retrocessione del Verona.
Serie A
Verona, striscione che evoca la guerra contro Napoli. Peluso (Fdi): “Retrocessione in B”
«La Lega Calcio intervenga urgentemente e con sanzioni straordinarie ed esemplari per punire il Verona e la sua tifoseria che si è resa nuovamente protagonista di gravissimi atti di razzismo territoriale contro Napoli e i napoletani e di incitazione alla guerra». È quanto afferma Gabriella Peluso, la dirigente nazionale per le Politiche per il Sud di Fratelli d'Italia. «Lo striscione con il quale si invitano Russia ed Ucraina a bombardare Napoli, oltre che razzista, è demenziale e costituisce un’incitazione alla guerra e, pertanto, non può restare impunito. Ricordo che i tifosi del Verona, anche quando giocano contro altre squadre, non perdono occasione per urlare slogan razzisti contro il Napoli. Occorre un’azione immediata contro il Verona se davvero si vuole arginare il razzismo negli stadi: la retrocessione in serie B».
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