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Sul testa a testa del girone A terminato con la vittoria finale del Padova sul Vicenza, è intervenuto anche Roberto Baggio. L'occasione è stata il ritrovo del Vicenza di Bruno Giorgi, fine anni '80 (andò in serie B vincendo lo spareggio di Firenze con il Piacenza). I ragazzi di quella squadra e di quegli anni (del periodo fino al 1988), hanno preso l’abitudine di ritrovarsi una volta l’anno perché da allora hanno un legame di amicizia che ha sfidato il tempo.
"Il Vicenza di oggi è grande squadra costruita per la categoria – spiega Baggio, come riporta Il Giornale di Vicenza - peccato che abbia avuto difficoltà nel momento cruciale. Se avesse vinto lo scontro diretto col Padova a mio avviso dopo non ci sarebbe stata storia, e invece così ci si è un po’ complicati la vita". E la sconfitta sul campo della Virtus Verona è stata decisiva: "Un passo falso che non mi aspettavo, è stato la linea di demarcazione". Ora i playoff: "Sono sempre un casino – le parole del Divin Codino - molto dipenderà dalla condizione fisica anche perché stanno arrivando i primi caldi veri. Punti fermi? Dico Ronaldo e Costa ad esempio ma questi devono essere bravi soprattutto a trascinare tutti gli altri, lì sta la forza. E poi in queste situazioni la cosa importante è essere concreti, quindi badare al sodo". Come 40 anni fa, la categoria sta stretta a questa piazza e al riguardo Baggio non ha dubbi. "Il Vicenza in serie C non si può proprio vedere... però sono sicuro che con l’esperienza di alcuni, la freschezza dei giovani, la voglia di tutti e il sostegno del pubblico si può arrivare fino in fondo".
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