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Virtus Verona, un anno di stop per Gigi Fresco: ecco le motivazioni

Virtus Verona, un anno di stop per Gigi Fresco: ecco le motivazioni

La violazione del protocollo anti-Covid costa cara a Gigi Fresco, vulcanico presidente e allenatore della Virtus Verona. Il Tfn l’ha squalificato per un anno insieme al dirigente Stefano Angeli (per entrambi multa di 12mila euro), con ammenda di...

Redazione PadovaSport.TV

La violazione del protocollo anti-Covid costa cara a Gigi Fresco, vulcanico presidente e allenatore della Virtus Verona. Il Tfn l’ha squalificato per un anno insieme al dirigente Stefano Angeli (per entrambi multa di 12mila euro), con ammenda di 16mila euro alla società. Alla Virtus i casi di positività sono stati rilevati prima della sfida (poi vinta) con la Triestina nei playoff, con tanto di rinvio degli spareggi.

Errori anche durante il ritiro estivo

Due gli aspetti. Uno è legato all’effettuazione di tamponi e test sierologici per cui, in sostanza, il tribunale asserisce che non si siano state rispettate le tempistiche corrette. Se uno scadeva il giorno prima e uno il giorno dopo, dicono i giudici, non si potevano unificare i test in un’unica giornata. «Ma noi, per tutte queste procedure, abbiamo avuto il via libera della federazione visto che ci attenevamo a quanto disponeva l’organismo che vigilava sull’ottemperanza dei protocolli», conferma Fresco intervistato da L'Arena. Che aggiunge come ci «vengano imputati errori formali nella presentazione delle documentazioni». La società ha già preannunciato ricorso e Fresco si dice certo che riuscirà a «dimostrare la nostra buona fede e il rispetto delle procedure». C’è poi un fatto che viene imputato alla Virtus, ovvero di non aver rispettato le prescrizioni in occasione del ritiro estivo. «Ma l’albergo ha fornito la documentazione delle persone presenti. E i calciatori per cui non avremmo rispettato le norme non c’erano».