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Appiani, il main sponsor sarà  Interbrau?

Se l’affare andrà in porto, servirà un brindisi a base rigorosamente di birra. L’azienda molto interessata a sponsorizzare la ristrutturazione dello stadio «Appiani», il glorioso impianto di calcio, terreno ufficiale di gioco del Calcio...

Redazione PadovaSport.TV

Se l’affare andrà in porto, servirà un brindisi a base rigorosamente di birra. L’azienda molto interessata a sponsorizzare la ristrutturazione dello stadio «Appiani», il glorioso impianto di calcio, terreno ufficiale di gioco del Calcio Padova dal 1924 al 1994 (da Rocco a Sandreani, per intenderci), è infatti la Interbrau di Villafranca, leader nazionale nella distribuzione delle cosiddette «special beers», birre d’alta gamma come le artigianali italiane, le britanniche Tennent’s e Tweed, l’olandese La Trappe, le irlandesi O’Hara’s e Dublin Red, le tedesche Oberdorfer e Wieninger, la francese Démon e la belga Sint Bernardus. Solo, ovviamente, per citarne alcune.L’offerta della società padovana, fondata nel 1959 da Luigi Vecchiato ed oggi guidata dai figli Sandro e Michele, è arrivata una settimana fa negli uffici di Palazzo Moroni in risposta all’apposito bando, che prevede il parziale recupero del «mitico» impianto di via Carducci (a costo zero per il Comune), pubblicato il 3 ottobre scorso e scaduto ieri. In realtà, la proposta dell’Interbrau non è proprio stata una sorpresa. I contatti tra il municipio e i fratelli Vecchiato, che con l’impresa di famiglia sono partner ufficiali di tre club calcistici del livello di Milan, Inter e Napoli, sono addirittura cominciati nell’estate 2011.Per merito, è giusto ricordarlo (tanto più oggi che sembra mancare poco al traguardo), di Michele Toniato, consigliere comunale dell’Idv e presidente della Commissione Sport a Palazzo Moroni. Con l’appoggio «esterno» di Gianluca Sottovia e Gianni Potti, rispettivamente direttore generale e responsabile marketing del Calcio Padova, Toniato ha creduto con forza e sin da subito nel progetto di «rinascita» dell’Appiani, di fatto chiuso al pallone che conta da oltre 18 anni.Il consigliere dipietrista, per questo molto stimato tra i tifosi biancoscudati, si è quindi speso in prima persona, trovando presto l’interesse dell’Interbrau e poi riuscendo soprattutto a vincere lo scetticismo, circa la riuscita dell’operazione, dell’assessore allo Sport Umberto Zampieri e del sindaco Flavio Zanonato.Non a caso, sapendo che qualcosa di grosso stava bollendo in pentola, tra luglio e settembre scorsi il Padova è tornato in via Carducci sia per giocare due partite amichevoli che per presentare al pubblico la rosa 2012-2013. Inoltre, ma in proposito non esistono troppe conferme, sembra che i fratelli Vecchiato abbiano pure fatto una proposta al presidente del club di viale Rocco, Marcello Cestaro, per entrare in società con una quota abbastanza significativa. Le trattative, però, si sono arenate quasi subito.L’uscita allo scoperto dell’Interbrau, che ridando vita allo stadio di via Carducci, lasciato dal Padova alla fine della stagione 1993/94 (quella dell’ultima promozione in serie A) guadagnerebbe un sostanzioso ritorno d’immagine (utile per rilanciare l’ultima nata, la Birra Antoniana), è comunque un’ottima notizia. Il tempo di passare dalle parole ai fatti sembra finalmente arrivato. Questa mattina, alle 9 negli uffici del Comune in via Tommaseo, è prevista l’apertura delle buste. Tra cui, di sicuro, ci sarà quella dei fratelli Vecchiato. E le sorprese, in realtà, potrebbero non finire qui