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Carpi-Padova, si giocherà  con gli organici attuali con un’eccezione

Carpi-Padova verrà proseguita martedì 11 marzo, allo stadio Braglia di Modena, con gli organici attuali, ad eccezione dei giocatori che il giorno della sospensione della gara (lo scorso 31 agosto) vestivano la maglia della squadra avversaria. È...

Redazione PadovaSport.TV

Carpi-Padova verrà proseguita martedì 11 marzo, allo stadio Braglia di Modena, con gli organici attuali, ad eccezione dei giocatori che il giorno della sospensione della gara (lo scorso 31 agosto) vestivano la maglia della squadra avversaria. È quanto ha deliberato l'assemblea di Lega della serie B svoltasi ieri pomeriggio a Milano, e che all'ordine del giorno aveva inserito anche l'eventuale modifica dell'articolo 29.4 dello statuto, relativo proprio alla prosecuzione delle competizioni ufficiali. Lo statuto prevedeva fino a ieri che sarebbero potuti scendere in campo soltanto i giocatori tesserati in quel momento da entrambe le squadre, ma ciò avrebbe creato un grosso guaio al Padova, che, oltre ad aver rivoluzionato la propria rosa sia negli ultimi giorni del mercato estivo che a gennaio, si sarebbe trovato costretto a schierare il portiere della Primavera, dato che il 31 agosto i due estremi difensori biancoscudati erano Colombi (passato proprio al Carpi a gennaio) e Anania, che il giorno dopo si trasferì a Livorno in cambio di Mazzoni. La Lega ha così proposto la modifica dell'articolo dello statuto, accettata all'unanimità da tutti i presenti. Pertanto non potranno prendere parte alla gara i giocatori squalificati all’epoca, ma qui il problema non si pone, visto che l'unico fermato dal giudice sportivo era Legati, adesso al Carpi e che in ogni caso non avrebbe potuto giocare. Oltre a Legati, tra le fila degli emiliani non ci saranno il portiere Colombi e Mbakogu. Nel Padova, invece, dovrà osservare i compagni dalla tribuna Timothy Nocchi, a Carpi sino a gennaio, e per questo è di fondamentale importanza che Mazzoni sia nelle condizioni di giocare. Soddisfatto patron Penocchio, che ha partecipato all'assemblea: «Era quello che ci auguravamo e ci fa piacere che sia stato il presidente Abodi in persona a proporlo». Nel corso dell’assemblea il numero uno della Lega, prendendo in esame proprio il caso di Carpi-Padova, si è impegnato a portare all'attenzione degli altri organi calcistici una proposta di revisione della normativa sul tema dell'impianto di illuminazione, vista la bagarre creata dal black out di Modena. Ma l’altra notizia di rilievo emersa dal summit milanese è l’appello lanciato agli arbitri dallo stesso Abodi. Ha chiesto «un miglioramento reciproco» riguardo alla situazione attuale. «Rinnoviamo la nostra stima nei confronti del designatore Messina e del presidente Nicchi, ma avvertiamo delle criticità riguardo all'assetto complessivo», le sue parole. I presidenti chiedono uno scambio maggiore tra gli arbitri di A, B e Lega Pro e dei tempi di dismissione più meritocratici e non basati sull'età per i direttori di gara, al fine di avere a disposizione dei fischietti più preparati. «Nessuno avverte complotti, ma un po’ di inesperienza sì», ha concluso Abodi. Il 28 marzo si discuterà di diversi temi: la riforma dei campionati, il riordinamento della giustizia sportiva, il contratto collettivo per i prossimi tre anni. L'assemblea ha intanto confermato la volontà di bloccare i ripescaggi dalla Lega Pro anche nel caso in cui si dovesse andare incontro ad eventuali fallimenti, come quello del Bari. 

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