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Cittadella-Padova, Parlato: “Gara importante ma non da ultima spiaggia. La vivrò da tifoso e allenatore”

Padova e Cittadella, Cittadella e Padova: dopo una stagione di assenza causa discesa biancoscudata in Serie D, domani sera al Tombolato sarà nuovamente derby, esattamente il numero 30 dal primo scontro tra le due squadre datato 1998 (equilibrato...

Redazione PadovaSport.TV

Padova e Cittadella, Cittadella e Padova: dopo una stagione di assenza causa discesa biancoscudata in Serie D, domani sera al Tombolato sarà nuovamente derby, esattamente il numero 30 dal primo scontro tra le due squadre datato 1998 (equilibrato il computo totale: 9 vittorie a testa ed 11 pareggi).L'ultimo precedente, per motivi diametralmente opposti, è ancora ben impresso nelle menti di entrambe le tifoserie: roboante 4-0 granata all'Euganeo il 22 marzo dell'anno scorso, in Serie B.Un'ulteriore motivazione per gli uomini di Parlato nel cercare di portare a casa bottino pieno tentando così di recuperare il prima possibile i punti persi contro il Sudtirol e di chiudere il trittico di ferro inaugurato dalla trasferta di Salò quantomeno con un successo.Iori e compagni, al contrario, partono con l'obiettivo di dare seguito al grande exploit di sabato scorso sul campo del Pavia, ma dovranno fare i conti con la pesante squalifica dell'elemento probabilmente più determinante in questo avvio di stagione granata: Lamine Jallow. Assenza però “compensata” dal forfait di due preziose pedine dello scacchiere biancoscudato quali Favalli e, soprattutto, Neto Pereira.Questi alcuni dei temi relativi all'attesa sfida del Tombolato, si attendono ora le dichiarazioni della vigilia di mister Parlato. Conferenza stampa del tecnico napoletano in programma dallo Stadio Euganeo attorno alle ore 16. 

Seguila qui in tempo reale (Dichiarazioni di Venturato invece a questo link).

 

“E' il mio primo derby, lo vivo nei doppi panni di tifoso ed allenatore ma la speranza è la stessa: vincere. Portare a casa i tre punti ci permetterebbe di riscattarci dopo la brutta prova di sabato scorso. Sarà senza dubbio una partita importante ma non rappresenterà l'ultima spiaggia in ottica obiettivi di fine stagione. Insomma: non carichiamola troppo perché i punti a disposizione fino a prova contraria sono come sempre tre. La nostra preparazione alla partita? C'è stato un confronto con i ragazzi sugli errori di sabato scorso, crediamo di aver individuato le criticità e vogliamo correggerle. La settimana è stata vissuta in maniera sia determinata che serena. Sarà il campo a parlare, vedremo come finirà. Sicuramente avremo di fronte un gruppo ben costruito e ben allenato che viene dalla Serie B e sta cercando di capire com'è la Lega Pro, credo che nei prossimi mesi abbiano tutte le carte in regola per occupare le prime posizioni anche perché sono allenati da un tecnico che stimo molto e che sono onorato di affrontare come Venturato. Chi ha più da perdere? Siamo solo alla sesta giornata, questi discorsi sono prematuri. Il modulo del Cittadella? Difficile da prevedere, tuttavia sono convinto che i miei giocatori sapranno eventualmente adattarsi ai vari sistemi di gioco. In ogni caso l'idea è quella di confermare il nostro consueto 4-2-3-1. Al di là del modulo però la cosa più importante è affrontare la gara con l'atteggiamento giusto: testa sgombra, nessun nervosismo ma allo stesso tempo la sufficiente adrenalina. I tifosi? Non è una novità che ci permettano di giocare in casa anche lontano dall'Euganeo. Mi auguro sia una bella di festa di sport sia dentro che fuori dal campo e che vinca il migliore, auguriamoci di essere noi. Gli infortunati? Neto e Favalli non ci saranno, inutile nascondere le carte. Accelerare i tempi sarebbe troppo rischioso. Petkovic? Valuteremo in queste ventiquattro ore. Diniz terzino? E' una soluzione che ho in mente, anche in questo caso prenderò una decisione tra la rifinitura e la giornata di domani”.