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E adesso il Carpi si affida allo “specialista” Grassani

Da La Gazzetta di Modena:  Non l’avrebbero mai voluta giocare a Modena, dove hanno vissuto ben poche gioie e molti dolori. La sconfitta nei play-off con la Pro Vercelli, un campionato di Serie D buttato al cospetto del Suzzara negli anni...

Redazione PadovaSport.TV

Da La Gazzetta di Modena: 

Non l’avrebbero mai voluta giocare a Modena, dove hanno vissuto ben poche gioie e molti dolori. La sconfitta nei play-off con la Pro Vercelli, un campionato di Serie D buttato al cospetto del Suzzara negli anni Ottanta. Ma i tifosi più accesi hanno comunque seguito la loro squadra, assiepandosi sotto la tribuna centrale dietro ad uno striscione che recitava “Orgogliosi della B, mai più qui”. Si sono scaldati non appena entrati in campo Pesoli e compagni. Per la prima volta in veste ufficiale di fronte ai propri tifosi. Applausi per tutti, particolarmente accorati per il nuovo arrivato Sgrigna, che ha contraccambiato. Il cuore del tifo carpigiano non ha però pulsato per i primi quindici minuti. In silenzio mentre i 300 padovani raggruppati in curva ospiti sostenevano la loro squadra. Uno sciopero silenzioso, inscenato per sottolineare il disappunto sulla scelta di giocare al Braglia. I loro cori durano però lo spazio di una decina di minuti. Tanto basta, prima che cali il buio sul terreno di gioco e Abbattista di Molfetta porti tutti negli spogliatoi. C’è giusto il tempo per esortare ironicamente il Modena a pagare le bollette. Tra lo sconcerto generale salgono in cattedra i tifosi ospiti, che paiono annusare la possibilità della vittoria a tavolino. E lo fanno ben capire ai dirimpettai. Dagli spalti della tribuna, invece, scivola velocemente via il patron biancorosso Bonacini. Scende negli spogliatoi e raggiunge il ds Giuntoli per capire l’accaduto. E l’espressione del viso non è delle più allegre. Serve circa un’oretta prima dell’annuncio ufficiale da parte dello speaker.

In tema di black out c’è un precedente celebre che vede come protagonista proprio il Padova. Un paio di stagioni fa, infatti, all’Eugeneo si spensero ripetutamente i fari durante una partita di campionato contro il Torino. La battaglia fu sin da subito su carta bollata. Un primo ricorso del Torino venne rigettato e la partita venne fatta terminare sul campo. Poi fu data vinta al Torino dal Giudice sportivo. Un nuovo e definitivo ribaltamento arrivò cinque mesi dopo, quando venne accolto il ricorso dei padovani. L’avvocato di quel Padova era Mattia Grassani, lo stesso che seguirà il Carpi.