La speranza è che il tocco rosa di domani pomeriggio all'Euganeo (la concomitanza con l'otto marzo e i biglietti a un euro per tutte le donne) porti bene al Padova. Ad augurarselo è soprattutto Elisa Penocchio, unica donna presente nella dirigenza biancoscudata, responsabile della comunicazione, che abbiamo sentito alla vigilia della delicata sfida contro il Modena.
primo piano
Elisa Penocchio: “Tifosi e soprattutto tifose venite a sostenerci contro il Modena. E su mio papà …”
La speranza è che il tocco rosa di domani pomeriggio all’Euganeo (la concomitanza con l’otto marzo e i biglietti a un euro per tutte le donne) porti bene al Padova. Ad augurarselo è soprattutto Elisa Penocchio, unica donna presente...
Il Calcio Padova si è dimostrato particolarmente sensibile per l'occasione...Questa è un'iniziativa unica nel suo genere in serie B, abbiamo voluto sostenere l'associazione Centro Veneto Progetti Donna, una onlus che aiuta le donne italiane e straniere in difficoltà. Sulle maglie campeggerà in via eccezionale il logo di questa importante associazione di volontariato. Abbiamo avuto il pieno appoggio da parte di entrambi gli sponsor che solitamente sono presenti sulla maglia, Birra Antoniana e Famila. In concomitanza di occasioni del genere c'è una sensibilità particolare ma noi ci stiamo muovendo sul sociale anche per altre iniziative, non solo per l'otto marzo.
Il Padova ha un seguito importante anche tra il pubblico femminile, andrà a far visita a qualche club?So che ci sono alcuni club di donne tifose del Padova, quando tornerò a pieno regime, dopo la maternità, mi farebbe davvero piacere poter incontrare le tante sostenitrici biancoscudate. Già da domani, visto l'ingresso a un euro, spero ci sia una bella risposta.
A proposito di ingresso a un euro, qualche tifoso ha lanciato la proposta di estendere la promozione per tutte le gare casalinghe rimanenti. Fattibile?E' una possibilità che stiamo valutando, poichè siamo stati molto contenti della partecipazione dei tifosi. Vogliamo programmare altre iniziative del genere, posso dire che ce ne saranno altre da qui alla fine. Uno stadio pieno piace a tutti.
Come sta vivendo lei questa particolare situazione del Padova?Penso che sia un po' comune a tutte le squadre di calcio che quando c'è passione e sentimento gli sfoghi possono manifestarsi in modi differenti. Abbiamo sentito di tutto in questi mesi, ma non mi formalizzerei troppo sugli epiteti che sono stati dati a mio padre o alla dirigenza. Il calcio può darti tanto quando le cose vanno bene e viceversa metterti in difficoltà quando i risultati non arrivano. Vengo da Brescia dove c'è una tifoseria difficile, si accetta il buono e il cattivo, non sono certo scandalizzata per quanto successo fin qui.
Suo papà ha mai pensato, anche solo per un attimo: chi me lo ha fatto fare?Mio papà è una persona molto concreta, quando prende un impegno lo porta a termine e sempre nel migliore dei modi. Non gli è mai passato per l'anticamera del cervello di lasciare Padova o di pentirsi della scelta fatta. Più le sfide sono difficili, più ci crede. I suoi sforzi, sono sicura, verranno premiati anche se sarà una lotta dura.
E lei ha fiducia in questa squadra?Ogni partita rappresenta una goccia d'oro, non possiamo sprecare niente da qui alla fine, non abbiamo tempo per posticipare. Nessuno è contento di questa classifica, sia chiaro. Vedo però un mister in gamba che si sta impegnando per farci uscire da questa situazione, speriamo che il ritiro abbia dato la giusta concentrazione alla squadra.
Intanto, tra poco, ci sarà un tifoso in più...Edoardo, dovrebbe arrivare a metà aprile. Ma forse anticiperà a fine marzo (ride, ndr).
© RIPRODUZIONE RISERVATA