Entro la fine di febbraio, il vecchio Biancoscudo e la vecchia denominazione Ac Padova 1910 potrebbero passare di mano. E il percorso, scontato, sarà dalla vecchia società ormai sportivamente morta a quella che oggi lotta per salire in Lega Pro. Ma la novità è che logo e nome potrebbero essere acquistati dall’amministrazione comunale (che vanta un credito verso Penocchio di circa 300 mila euro) e non dalla Biancoscudati, per poi essere dati in affitto (a un prezzo simbolico) o in comodato d’uso dal Comune al club di Bergamin. Questo per un duplice obiettivo: evitare in un futuro che accada di nuovo un patatrac come quello del luglio scorso (squadra non iscritta ai campionati professionistici) e dare la possibilità alla Biancoscudati (grazie alla vecchia denominazione) di poter essere ripescata (vedi ciò che accadde alla Fiorentina) se ci saranno le possibilità strada facendo. Ciò che è certo è che l’amministrazione comunale guidata da Massimo Bitonci, vuole porsi come garante di fronte alla città e ai suoi tifosi. L’accordo, non è ancora stato trovato. Tuttavia, da entrambe le parti c’è ottimismo. Bisognerà capire quanto vorrà Penocchio per nome e logo e cimeli vari. Si vocifera una cifra attorno ai 150-170 mila euro. In questo caso Iniziative Euganee srl salderebbe il debito con in Comune con altri 130-150 mila euro. L’accordo rientra nel piano di concordato che dovrebbe essere presentato in tribunale mercoledì prossimo.
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Il Comune compra il Biancoscudo, logo in comodato al club di Bergamin
Entro la fine di febbraio, il vecchio Biancoscudo e la vecchia denominazione Ac Padova 1910 potrebbero passare di mano. E il percorso, scontato, sarà dalla vecchia società ormai sportivamente morta a quella che oggi lotta per salire in Lega Pro....
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