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Il Mattino: solo 89 abbonamenti in una settimana, dato desolante

Dall’editoriale de Il Mattino: Invece di preoccuparsi del futuro stadio in cui giocherà  il Padova – che per almeno due stagioni non si muoverà  dall’Euganeo, perché i lavori al Plebiscito, impianto che non è a norma e ha...

Redazione PadovaSport.TV

Dall'editoriale de Il Mattino:

Invece di preoccuparsi del futuro stadio in cui giocherà  il Padova - che per almeno due stagioni non si muoverà  dall’Euganeo, perché i lavori al Plebiscito, impianto che non è a norma e ha bisogno di interventi urgenti, dureranno almeno sino a giugno 2016, e senza le curve, previste per il 2017 - il popolo biancoscudato farebbe bene ad interrogarsi sui motivi della scarsa adesione registrata questa settimana all’annunciata riapertura della campagna abbonamenti. Il dato, francamente, è desolante: da martedì scorso a ieri sono state staccate “solo” 89 tessere, che portano il numero complessivo a 3.247. Il 1º ottobre i battenti verranno chiusi e potremo verificare se il fatidico “tetto” delle 3.500, auspicato sin dall’inizio dell’estate da Bergamin, Bonetto e soci come adeguato al peso e alla tradizione della piazza, sarà  stato raggiunto, se non addirittura superato, oppure se si sarà  rimasti al di sotto delle aspettative. Per il momento, ribadiamo, la cifra aggiornata a ieri è uno schiaffo in faccia a tutti, in primis a dirigenti, tecnici e giocatori, ma soprattutto lo è (lo schiaffo) nei confronti di quello “zoccolo duro”, rappresentato dai 3.158 “fedelissimi” che hanno sottoscritto il patto nel tradizionale periodo riservato alla campagna abbonamenti, e da quei 7-800 paganti che hanno assistito alle partite con Pro Piacenza e Lumezzane. Come a dire: accontentatevi e non lamentatevi, questi siamo. Abbiamo già  sottolineato come il clima attorno al gruppo di Parlato, ma soprattutto attorno alla società , sia cambiato radicalmente in meglio da parte della città  e della provincia, e a testimoniarlo ci sono quei 4.000 che accorrono all’Euganeo ogni volta che Cunico e compagni vi si esibiscono, ma risulta francamente inspiegabile come la sollecitazione, o se volete l’appello, nei confronti dei padovani che sin qui non sono stati attratti dal richiamo del calcio e della loro squadra (la quale, oltretutto, ha iniziato benissimo il cammino in Lega Pro), abbia ricevuto una risposta di tal genere, davvero misera. In cinque giorni - da martedì 22 a ieri - si sono presentati in sede in neppure un centinaio, nonostante i prezzi popolari (Tribuna Est a 100 euro, per fare un esempio, significa pagare un prezzo di 6,66 euro a gara per 15 giornate, meno che nella stragrande maggioranza dei campi dilettantistici). Indipendententemente dal risultato odierno di Salò, temiamo che da domani a giovedì non saranno tanti di più ad abbonarsi. Che senso ha, allora, disquisire se sia meglio questo Euganeo o il Plebiscito risistemato per ospitare le partite? C’è una Padova dormiente da troppi anni a cui del calcio, ma forse dello sport in generale, non frega nulla. E se da quella Padova non arriva uno straccio di contributo, hai voglia a pensare alla Serie B e ai palcoscenici ancora più prestigiosi, insieme agli impianti in cui giocare... Meditate, gente, meditate.