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Il Padova potrebbe tornare ad allenarsi a Bresseo, ecco i possibili scenari

Redazione PadovaSport.TV

Da Il Mattino:  Potrebbe il Padova, anzi la Biancoscudati Padova o come si chiamerà la prossima estate se il vecchio logo verrà acquisito dal Comune, che poi potrebbe cederlo in comodato d’uso alla nuova proprietà, ritornare al Centro...

Da Il Mattino

Potrebbe il Padova, anzi la Biancoscudati Padova o come si chiamerà la prossima estate se il vecchio logo verrà acquisito dal Comune, che poi potrebbe cederlo in comodato d’uso alla nuova proprietà, ritornare al Centro Sportivo Euganeo di Bresseo? Il condizionale è d’obbligo perché notizie ufficiali non ce ne sono, ma dietro le quinte il fermento è notevole per riportare in... vita un polo sportivo fra i più invidiati d’Italia, da mesi abbandonato a se stesso. E questo dopo che il Calcio Padova 1910 si è autoescluso dal professionismo, rimanendo, sì, affiliato alla Figc ma senza svolgere alcuna attività ufficiale, e quindi rinunciando ad usufruire ancora della convenzione stipulata dalla stessa società negli anni Novanta con il Comune di Teolo, proprietario dell’impianto, convenzione che scadrà proprio nel 2015. Palestrina come risarcimento. Che i rapporti fra l’ex presidente Diego Penocchio e l’ex a.d. Andrea Valentini, da una parte, e il sindaco del comune collinare, Moreno Valdisolo, dall’altra, si fossero complicati l’anno scorso è cosa nota. Alla riconsegna, di fatto, del Centro sportivo - 50 mila metri quadri di terreno, 4 campi da gioco, più tribunetta e spogliatoi - al legittimo titolare, era seguita una durissima reazione proprio del primo cittadino di Teolo, che aveva preannunciato un’azione legale contro la società di viale Rocco per il degrado in cui la struttura era stata lasciata andare, con erbacce cresciute ovunque e una manutenzione praticamente inesistente. Il 5 febbraio, dunque pochi giorni fa, Valdisolo ha stoppato l’iter del procedimento in quanto gli avvocati del Padova 1910 (quelli che stanno lavorando al concordato preventivo per evitare il fallimento) hanno avanzato una proposta transattiva di questo tenore: la palestrina, con tutte le macchine introdotte un anno fa proprio dalla dirigenza Penocchio, verrebbe “regalata” al Comune insieme alle tre lavatrici utilizzate nel magazzino per pulire magliette, pantaloncini, calzini e tute. Il sintetico. Un risarcimento che starebbe bene all’amministrazione comunale, preoccupata ora di trovare in fretta chi sia disposto a riprendersi in carico l’impianto, sia pure con modalità diverse rispetto agli accordi del passato. L’avviso esplorativo con cui Valdisolo ha incoraggiato eventuali soggetti interessati a farsi avanti verrà prorogato sino al 31 marzo ed ecco che l’attuale proprietà del Padova potrebbe essere indotta a studiare una nuova, possibile collaborazione. Non è un mistero, del resto, che i tre campi del Petrarca, alla Guizza, dove si allenano la squadra di serie D di Carmine Parlato e la Juniores, non soddisfino appieno il tecnico: il fondo argilloso, soprattutto d’inverno, rischia di provocare guai muscolari. Da qui l’esigenza di lavorare su terreni più adatti ad assicurare, senza problemi, carichi di lavoro superiori. Da Teolo aspettano qualche segnale in tal senso, l’ipotesi di rivedere i biancoscudati di nuovo ai piedi dei Colli è suggestiva, oltre al fatto che, sedendosi attorno ad un tavolo e ragionandoci sopra, si potrebbe trovare un’intesa sulla realizzazione di un campo in erba sintetica, i cui costi non sono più proibitivi come qualche anno fa. Centomila euro. Il ragionamento, ovviamente, è fatto in prospettiva, in vista della stagione 2015/16 che, si spera, dovrebbe vedere il Padova in Lega Pro. L’esigenza di avere una propria struttura, su cui lavorare in totale autogestione, manutenzione compresa, diventerà impellente a giugno: l’Appiani può essere un’alternativa per gli allenamenti, ma è scontato che lo stadio di via Carducci sarà la sede delle partite dell’Atletico San Paolo in serie D (sempreché si salvi), perché è impensabile che, in caso di promozione, l’Euganeo continui ad essere la “casa” di entrambe le squadre cittadine. Secondo quanto ha lasciato intendere il sindaco Valdisolo, ora come ora potrebbero bastare 100 mila euro per riportare al top Bresseo e garantirne il pieno utilizzo. Non è detto che il Comune pensi di mettere a disposizione tutti e quattro i campi su cui si allenava il Padova: potrebbero bastarne tre ai Biancoscudati e il sintetico verrebbe riservato ad altri. Fusione possibile. In questo quadro, dalle Terme rimbalza, sempre più concreta, la “voce” secondo cui Abano e Thermal l’anno prossimo si fonderebbero in un’unica realtà, con partecipazione sempre alla serie D. E Bresseo , a quel punto, potrebbe rivelarsi un’ottima opportunità per allenamenti e partite, anche delle squadre giovanili. Si tratta solo di aspettare, dunque, e di capire bene che cosa maturerà da qui a primavera.