primo piano

Il Padova ritrova Michele Serena: “Non dimentico il bene che mi avete voluto”

Dal fallimento di due estati fa al ritorno nel professionismo il passo è stato, per fortuna, il più breve possibile. Ma le ferite di quell’annata maledetta non sono ancora rimarginate del tutto: domenica, a Salò, per il Padova e per Michele...

Redazione PadovaSport.TV

Dal fallimento di due estati fa al ritorno nel professionismo il passo è stato, per fortuna, il più breve possibile. Ma le ferite di quell’annata maledetta non sono ancora rimarginate del tutto: domenica, a Salò, per il Padova e per Michele Serena non potrà essere un pomeriggio come gli altri. In campo, perché la squadra di Parlato e la Feralpi saranno impegnate in un big match che promette spettacolo, ma anche fuori, perché al tecnico veneziano, condottiero da febbraio di quel gruppo che a fine stagione sarebbe retrocesso dalla Serie B in Lega Pro, rivedere il Biancoscudo provocherà un effetto particolare. «È un piacere enorme ritrovare il Padova dove merita», confessa Serena, oggi allenatore della formazione dei “Leoni del Garda”. «Sono felicissimo che siano riusciti sul campo, ma prima ancora a livello societario, a riconquistare il professionismo così presto. Quando mi ritrovo a parlare di Padova e del Padova, provo un grandissimo rispetto: per la città e per tutto il mondo biancoscudato, perché non posso dimenticare il calore, l’affetto e la vicinanza che mi hanno sempre dimostrato. In quella stagione (2013/14, ndr) sono successe tante cose, che non posso e non voglio dimenticare». Ha mai più incrociato qualcuno dei dirigenti di allora, da Penocchio ai Valentini? «No, e spero che non accada mai. Se dovesse succedere, mi limiterei a girarmi dall’altra parte, perché mia madre mi ha insegnato l’educazione. E penso che dovrebbero farlo tutti: certe persone vanno ignorate perché danneggiano il calcio, dopo un anno e mezzo siamo ancora qui ad aspettare una risposta, quando la realtà è sotto gli occhi di tutti». Dopo Padova, ha vissuto anche la morte del Venezia. Qual è stata la più dolorosa? «Sono due vicende diverse, a Padova è stato un fulmine a ciel sereno, sino a fine stagione c’erano solo dei fantasmi che alla fine si sono rivelati tali, mentre l’anno scorso già a febbraio si era capito che qualcosa non andava. Il mio auspicio è che a Venezia si riesca a fare ciò che è avvenuto a Padova nel luglio 2014, in maniera esemplare e repentina, con quella serietà che due anni fa è mancata». A Salò ha finalmente trovato una panchina... serena? «Serena non lo so, ma di certo ho trovato un club serio, che coincideva con le mie ambizioni. Quest’estate mi ero fatto una lista di società in cui avrei accettato di lavorare e la Feralpi era una di queste: piccola, snella, ma economicamente forte e desiderosa di alzare il suo target. Non m’interessavano avventure né voli pindarici. In questa lista avrei messo pure il Padova, ma ero sicuro che sarebbero andati avanti sulla linea dell’anno scorso, quindi non ci ho mai pensato». E domenica ci si ritrova, con il Padova avanti di un punto. Se l’aspettava? «In tutta onestà, non so quali siano gli obiettivi del Padova, ma so che lì bisogna fare calcio in una certa maniera. Parlato ha tra le mani una rosa molto competitiva, dall’altra parte ci siamo noi con ambizioni immediatamente dichiarate. Ritengo che Feralpi e Padova siano sullo stesso livello». Cos’ha spinto il Padova così in alto, secondo lei, in questo avvio di campionato? «C’è indubbiamente un clima diverso, che mi hanno raccontato essere nato lo scorso anno. La scoppola del fallimento, forse, ha permesso a tutti di apprezzare in maniera più profonda il presente, e di viverlo senza eccessive pressioni. L’allenatore è bravo, la società pure, e penso che il Padova lotterà sino alla fine per qualcosa di importante». Cosa la preoccupa di più in vista di domenica? «Il fatto che arrivino di slancio, dopo un signor pareggio con la Reggiana e un doppio turno casalingo capitalizzato al massimo. Parlato può contare su giocatori esperti e navigati, mentre noi domenica abbiamo avuto un’ottima reazione dopo la sconfitta con il Bassano. Sarà una partita aperta ad ogni risultato».

I ricavi ottenuti da pubblicità personalizzata ci aiutano a supportare il lavoro della nostra redazione che si impegna a fornirti ogni giorno informazione di qualità.

Rcs Mediagroup si impegna quotidianamente a fornirti informazione di qualità attraverso il lavoro di giornalisti, grafici e tecnici. Per garantire un'informazione libera e accessibile facciamo ricorso a pubblicità profilata che copre i costi della navigazione così da permetterti di usufruire di una parte dei contenuti gratuitamente. Senza la pubblicità l'accesso ai nostri servizi avviene previo pagamento a pacchetti di abbonamento crescenti per contenuti e costo. Scegli se accedere al servizio di base permettendoci di erogare pubblicità personalizzata o aderendo a un piano di abbonamento equivalente.

Come indicato nella cookie policy, noi e terze parti facciamo uso di tecnologie, quali i cookie, per raccogliere ed elaborare dati personali dai dispositivi (ad esempio l'indirizzo IP, tracciamenti precisi dei dispositivi e della posizione geografica). Per installare i cookie che garantiscono le funzionalità tecniche, non è necessario il tuo consenso. Con il tuo consenso, noi e alcune tra 1020 terze parti presenti in questa lista - inserzionisti nonché intermediari del mercato pubblicitario di volta in volta coinvolti -, potremo mostrarti pubblicità personalizzata, misurarne la performance, analizzare le nostre audience e migliorare i nostri prodotti e servizi. Puoi liberamente conferire, rifiutare o revocare il consenso a tutti o alcuni dei trattamenti facendo click sul pulsante "Preferenze" sempre raggiungibile anche attraverso la nostra cookie policy. In caso di rifiuto integrale o delle singole finalità necessarie all'erogazione di pubblicità e di contenuti personalizzati, potrai scegliere di aderire a un piano di abbonamento, le vostre scelte sui cookie si applicano a questo sito web. Puoi acconsentire direttamente all'uso delle tecnologie sopra menzionate facendo click su "Accetta e continua" o rifiutarne l'uso e abbonarti facendo click su "Rifiuta e abbonati".