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Ilari: “Cuneo, Pro Patria e Albinoleffe? Dobbiamo recuperare i punti lasciati per strada fin qui”

Proprio quando il suo ritorno in campo sembrava ormai deciso, di mezzo ci si è messo il colpo di tacco di Altinier. Marco Ilari non gioca una gara ufficiale dal match con il Renate, e in campionato, dopo aver perso le prime gare per infortunio,...

Redazione PadovaSport.TV

Proprio quando il suo ritorno in campo sembrava ormai deciso, di mezzo ci si è messo il colpo di tacco di Altinier. Marco Ilari non gioca una gara ufficiale dal match con il Renate, e in campionato, dopo aver perso le prime gare per infortunio, ha messo insieme sole tre presenze. Domenica scorsa a Cremona era pronto ad entrare insieme a Petrilli, e a ricomporre il tris di trequartisti con Cunico per l’ultima mezz’ora di gioco: l’1-1 siglato da Altinier, proprio quando la lavagna luminosa stava per alzarsi, ha indotto Parlato a fare retromarcia. «Nemmeno questa è stata la volta buona, evidentemente il periodo va così», confessa Ilari. «Scherzosamente una parolaccia ad Altinier l’ho detta: “Ma non potevi aspettare trenta secondi per fare quel gol?”. Però, a parte tutto, sono stato contento, abbiamo fatto un grande secondo tempo e ci meritavamo il pari». Il campionato che non ti aspetti: in Coppa era sembrato un perno della squadra, poi invece è arrivata solo panchina. «È un periodo difficile, ma durante l’anno ci sono tante variabili, e le carte in tavola possono cambiare. Io aspetto il mio momento, e spero di dare al più presto il mio contributo. Non mi aspettavo questa situazione, ma il rientro dopo l’infortunio è coinciso con il momento di flessione della squadra, quindi di gioie ne ho avute poche anche quando ho giocato, fra Sudtirol e Cittadella. Io lavoro bene, mi sento bene e ho recuperato la corsa che avevo a fine agosto. Mi manca solo il campo». A sfavorirla è anche il modulo delle ultime gare, sebbene l’anno scorso parecchie volte abbia giocato come interno di centrocampo. «Naturale, essendo io un esterno sono un po’ penalizzato dal 4-3-1-2. La differenza è che quest’anno ci sono molti più centrocampisti rispetto alla passata stagione, è normale che siano schierati giocatori di ruolo in mediana. Io sono comunque tranquillo, la vivo serenamente, anche se ho una voglia matta di ricominciare a giocare». A Cremona alla fine Petrilli è entrato, Ilari no. Se l’è spiegato? «È andata così, anche con le due punte la squadra ha girato bene. Nicola è un giocatore che a gara in corso sta dimostrando di essere devastante: spezza la partita come quasi nessuno in questa squadra sa fare. Per certi versi io e lui siamo simili, anch’io potrei entrare nei finali di gara, ma lui in questo momento è una spanna sopra a tutti, sta attraversando un periodo in cui letteralmente “vola” sul campo». Un punto sopra i playout, ma solo 5 sotto i playoff. Fate la corsa più su chi vi precede o chi vi insegue? «La classifica è strana, e credo che il campionato sarà così sino alla fine, molto livellato: è per questo che è importante perdere meno punti possibile. Adesso arriva un momento importante per la nostra stagione, ci aspettano tre gare dalle tante insidie nascoste, con Cuneo, Pro Patria e Albinoleffe. Qualcosa per strada l’abbiamo lasciato, ora non possiamo più permettercelo: 5 punti nelle prossime tre partite sarebbero pochi».