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Ilari è tornato protagonista: “Finalmente una vittoria con me in campo! Pillon è entrato in punta di piedi, ci ha dato sicurezza”

Allenatore nuovo, vita nuova. La prima settimana di lavoro “vero” di Giuseppe Pillon, che nella precedente aveva avuto a disposizione due soli allenamenti per conoscere la squadra, è entrata nel vivo. Il tecnico trevigiano ha introdotto il...

Redazione PadovaSport.TV

Allenatore nuovo, vita nuova. La prima settimana di lavoro “vero” di Giuseppe Pillon, che nella precedente aveva avuto a disposizione due soli allenamenti per conoscere la squadra, è entrata nel vivo. Il tecnico trevigiano ha introdotto il nuovo programma di lavoro, apportando dei sostanziali cambiamenti rispetto alla gestione di Carmine Parlato. Se sia tutto giusto o sbagliato, saranno solo il tempo e i risultati a dirlo. Di certo, per ora, si notano le prime differenze. Pieno regime. Ed è bastato seguire le sedute degli ultimi due giorni per capire come sia davvero cambiata l’aria, ai campi della Guizza. Martedì, nonostante il giorno festivo, il Padova ha sostenuto un durissimo doppio allenamento: un’ora e mezza al mattino, e altrettante al pomeriggio, alternando parte atletica alla tattica. Ieri pomeriggio, invece, la squadra è rimasta in campo per quasi due ore: allenamenti ben più lunghi di quelli che Parlato faceva sostenere nell’ultimo anno e mezzo. La prima mezz’ora di seduta è stata diretta dal solo preparatore Giacomo Tafuro e dedicata interamente al riscaldamento e al lavoro a secco: esercizi aerobici, movimenti, scatti e allunghi. Quindi la palla, è proprio il caso di dirlo, è passata a mister Pillon: altra mezz’ora di tattica, improntata sul classico 4-4-2, quindi partitella finale di quasi un’ora. Nuova vita. E tra i primi a beneficiare del ribaltone in panchina è stato Marco Ilari, che dopo un avvio di stagione difficile, complice l’infortunio iniziale e le successive scelte di Parlato che, il più delle volte, gli aveva preferito Bearzotti o lo aveva utilizzato come interno di centrocampo, ha incontrato sin da subito la fiducia del nuovo mister. Contro l’Albinoleffe l’esterno romano è tornato nel suo ruolo naturale, quello sulla corsia di destra. E, nonostante l’iniziale assestamento, è riuscito a farsi trovare pronto. «La prima cosa che è cambiata è stata che finalmente sono stato in campo ed è arrivato un bel risultato», scherza Ilari, che nelle quattro precedenti apparizioni, contro Sudtirol, Cittadella, Renate e Cuneo, non aveva di certo potuto sorridere. «Finora ho giocato nel 4-2-3-1 con mister Parlato, e con il 4-4-2 di Pillon devo ammettere che per me non cambia molto: i compiti che mi sono assegnati, in entrambi i sistemi di gioco, bene o male sono gli stessi. Il super lavoro in difesa, la necessità di darsi una mano anche in fase di non possesso, non sono una novità per me». Nonostante questi primi giorni abbiano già dimostrato l’intenzione di Pillon di intensificare le sedute di allenamento, la squadra ha apprezzato il modo con il quale il nuovo tecnico è subentrato alla precedente gestione: «Per adesso gli va dato il merito di essere entrato in punta di piedi, dandoci quelle poche nozioni utili ma lasciandoci liberi dal punto di vista psicologico. Avevo già vissuto alcuni subentri nei quali il nuovo allenatore aveva cercato di stravolgere il lavoro fatto prima: qui non sta succedendo, Pillon è stato bravo a non farlo e a darci solo un po’ di sicurezza in più». Problemi da risolvere. La sfida in casa della Giana Erminio in programma sabato assume quindi un duplice significato: il Padova deve confermare i progressi mostrati contro i bergamaschi, cercando quella vittoria esterna che in questo campionato sinora è sempre sfuggita: «La Giana è una buonissima squadra, ma noi dobbiamo confermarci: se non faremo una prestazione di altissimo livello, sarà tutto vano quanto fatto con l’Albinoleffe. Sarà importante cercare di centrare i tre punti in trasferta che ancora ci mancano». Sperando che magari anche Ilari possa arrivare alla prima rete stagionale: in una squadra con ben 8 attaccanti in rosa, sono andati in gol solo in quattro, tra i quali il difensore Fabiano. «Sabato scorso potevo cercare la porta, è vero, ma ho preferito passare la palla a Petrilli ed è stato un bene, perché con quel gol abbiamo messo in ghiaccio il risultato e chiuso definitivamente la partita. Il gol mi manca un po’, e spero arrivi il prima possibile». Oggi alle 14.30 penultimo allenamento in vista del match di Gorgonzola: domani alle 10 la rifinitura, sabato mattina la partenza per la Lombardia.

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