primo piano

Le lacrime di Osuji, l’ottimismo di Vantaggiato: “Ce la faremo, siamo vivi”

Da Il Mattino di oggi: C’era chi piangeva, come Iori e Osuji in mezzo al campo, chi si dimenava come una furia, come Mazzoni, chi cercava di consolare o calmare i compagni. Fatto sta che, al termine della sconfitta contro il Cortone che...

Redazione PadovaSport.TV

Da Il Mattino di oggi:

C'era chi piangeva, come Iori e Osuji in mezzo al campo, chi si dimenava come una furia, come Mazzoni, chi cercava di consolare o calmare i compagni. Fatto sta che, al termine della sconfitta contro il Cortone che profuma molto di retrocessione, i giocatori biancoscudati hanno accusato un vero e proprio crollo nervoso. Ognuno ha reagito a modo proprio, chi disperandosi, chi cercando di regolare qualche conto con gli avversari, ma le sensazioni captate dai volti e dai comportamenti dei calciatori, non sono certo incoraggianti. La squadra è consapevole di aver bruciato forse l'ultima chance concreta per agguantare la salvezza, sebbene Serena abbia etichettato come «pianto di rabbia e non di rassegnazione» quello dei suoi. La matematica ancora non condanna il Padova e per ora nessuno vuol sentir parlare nemmeno di «retrocessione virtuale». L'ultima spiaggia, a detta dei protagonisti, si giocherà quindi venerdì contro il Cesena. «E secondo me potremo fare una grande partita», non si dà per vinto Vantaggiato. «Contro le formazioni più blasonate riusciamo a tirare fuori il meglio. Quindi ben vengano partite difficili da qui alla fine. Certo, se siamo in questa situazione non è mica colpa della gara contro il Crotone, dovevamo svegliarci prima». Parole che trasudano ottimismo, nonostante una classifica sportivamente drammatica. Non c'è pericolo che, dopo quest'ennesima occasione persa, la squadra possa gettare definitivamente la spugna? «Io credo ancora tantissimo alla salvezza, abbiamo dimostrato di essere vivi e recuperare cinque punti in cinque gare non è impossibile. Con il Crotone abbiamo fatto la partita per ottanta minuti, soffrendo solo qualche contropiede. Non ci potevamo accontentare del pareggio, ci siamo buttati in avanti e forse per questo abbiamo subito il secondo gol che ci ha tagliato le gambe. Ma dobbiamo crederci ancora. In questo campionato abbiamo sofferto soprattutto contro le formazioni che si chiudevano in difesa. In casa con il Cesena potremo dire la nostra».