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Marco Valentini risponde a Vecchiato: “Non conosce questo mondo, la dirigenza è sempre presente”
Da Il Mattino di oggi: Ad assistere dalla panchina all’amichevole dei biancoscudati c’era anche la dirigenza al gran completo, dal presidente Penocchio ai due Valentini.Il direttore sportivo da lunedì mattina è a Desenzano assieme...
Ad assistere dalla panchina all'amichevole dei biancoscudati c'era anche la dirigenza al gran completo, dal presidente Penocchio ai due Valentini.Il direttore sportivo da lunedì mattina è a Desenzano assieme alla squadra, con la quale sta cercando di trovare una soluzione per uscire da un tunnel sempre più buio. «Psicologicamente la gara di Latina ha rappresentato una battuta d'arresto ed è normale che nei primi giorni di ritiro ci siano state delle ripercussioni», le parole di Marco Valentini. «Come ho detto mille volte questa società si vuole assolutamente salvare e devono volerlo anche i giocatori. Noi ci crediamo, ora abbiamo tante partite alla nostra portata e sarà sul campo che dovremo chiedere scusa per la prestazione di Latina». Eppure gli strascichi di quanto successo al Francioni continuano a far discutere, soprattutto dopo l'apertura dell'inchiesta da parte della Procura Federale e le accuse dello sponsor Sandro Vecchiato nei confronti della società. In patron di Birra Antoniana martedì aveva accusato la società di aver abbandonato i giocatori a Latina, salvo poi spronare tutto l'ambiente a star vicino alla squadra per uscire dalla crisi. Valentini, unico dirigente presente a Latina, dà la sua versione. «Io non ero sotto la curva perché ero al telefono con il presidente negli spogliatoi. La dirigenza sotto la curva? Non mi sembra di vedere in giro società che lo fanno. La dirigenza deve fare altri tipi di considerazioni a mente fredda». E il ds respinge anche le accuse mosse contro la società, tacciata di aver abbandonato la squadra. «La dirigenza è sempre presente, io sono qui da lunedì mattina e non mi sembra proprio che questa squadra sia abbandonata a se stessa. Questa mi sembra la ricerca dell'ennesimo alibi e non è quello che serve. Chi ha mosso queste accuse non conosce questo mondo e forse non sa come funziona la gestione di una squadra di calcio. Noi abbiamo le nostre responsabilità, ma mi sembra che per ogni cosa che succeda sia data la colpa alla società».
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