Il Gazzettino ha intervistato l'allenatore della Reggina, il veneto Diego Zanin.
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Padova-Reggina, chi si rivede: Diego Zanin
Il Gazzettino ha intervistato l’allenatore della Reggina, il veneto Diego Zanin. Due stagioni in biancoscudato agli albori della sua carriera di attaccante, con tanto di promozione in serie B (1986-87). Domenica farà ritorno all’ombra del...
Due stagioni in biancoscudato agli albori della sua carriera di attaccante, con tanto di promozione in serie B (1986-87). Domenica farà ritorno all’ombra del Santo alla guida della Reggina, anche se ufficialmente figura come assistente di Gagliardi non avendo il patentino per allenare in cadetteria. Stiamo parlando di Diego Zanin, subentrato ad Atzori a inizio gennaio, che si appresta a vivere nei panni di ex lo scontro diretto salvezza con i biancoscudati. «Tutti i miei ricordi sono legati all’Appiani – esordisce Zanin – dove abbiamo conquistato la promozione e fatto molto bene anche l’anno successivo. Padova mi ha dato molto, due stagioni fantastiche giocate in uno stadio nel quale si sentiva tantissimo l’incitamento dei tifosi e che mi hanno fatto crescere molto. Ricordo un ambiente ricco di passione ed entusiasmo». Che effetto le fa tornare a Padova in uno stadio che non è quello nel quale ha giocato? «All’Euganeo ho disputato da avversario solo una partita quando ero al Montichiari. Ma non c’è molto spazio per i sentimenti, anche se è sempre piacevole affrontare una mia ex squadra. Conservo una certa simpatia per la piazza biancoscudata».
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