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Padova, tutto tace dietro le quinte. Penocchio deciso a proseguire

Da Il Mattino: Un altro fine settimana in attesa di notizie, anzi di qualche segnale. Il futuro del Calcio Padova sembra preoccupare solo i tifosi, angosciati e delusi per il precipitare degli eventi nell’ultimo mese, mentre chi ha in mano le...

Redazione PadovaSport.TV

Da Il Mattino:

Un altro fine settimana in attesa di notizie, anzi di qualche segnale. Il futuro del Calcio Padova sembra preoccupare solo i tifosi, angosciati e delusi per il precipitare degli eventi nell’ultimo mese, mentre chi ha in mano le redini della società si ostina a non chiarire nulla delle proprie intenzioni. Diego Penocchio, indagato insieme all’a.d. Andrea Valentini per essere stato di “ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza” (articolo 2638 del codice civile), non avendo comunicato che, ad esempio, lo stesso Valentini era inserito nell’organigramma di una società in stretti rapporti con il Parma, starebbe - il condizionale è d’obbligo - valutando il da farsi chiuso nel suo “bunker” bresciano. Il problema è capire se avrà le risorse economiche per allestire una squadra di Lega Pro in grado di non lottare solo per la salvezza, quindi affiancando ai tanti giovani della Primavera (ormai ex, visto che i ragazzi di Storgato non potranno più disputare quel campionato, non essendo previsto in terza serie), oppure se dovrà arrangiarsi con quanto gli passerà il... convento: ovvero i prodotti migliori del vivaio più qualche giocatore esperto della categoria. Nessun passo avanti. Mancano poco più di due settimane alla scadenza dei termini (il 30 giugno) previsti per iscriversi al prossimo campionato. Servono 30 mila euro per la tassa e ben 600 mila per la fidejussione di garanzia da presentare a Firenze, oltre alle liberatorie dei giocatori, dei tecnici e dei dipendenti per quanto riguarda gli stipendi di aprile. Il presidente attenderebbe di conoscere, prima di decidersi, se qualcuno è interessato per davvero a prendere il suo posto alla guida della società. In sostanza, se ci sia una “cordata” di imprenditori locali, rinconducibile al sindaco appena eletto Massimo Bitonci, pronta a sedersi attorno al tavolo e ad aprire un dialogo per l’acquisto del club di viale Nereo Rocco. A tutt’oggi nessuno si è mosso, questo è l’unica certezza. La domanda scaturisce spontanea: forse perché Penocchio chiede troppo (mai quantificato, peraltro) oppure perché i conti, anche alla luce dell’inchiesta congiunta Procura-Finanza, sono tali da spaventare qualsiasi compratore? Al di là delle smentite e delle diffide di facciata, il timore di chi sarebbe anche pronto a muoversi, contattato - questo è certo - dall’ex proprietario Marcello Cestaro, che non vuole in alcun modo apparire ufficialmente, è giustificato proprio dal fatto che il Padova è costato e costa troppo di gestione. Ci sono contratti in essere onerosi, non solo con i giocatori del passato ma pure con quelli attuali, oltre ai vari creditori che bussano alla porta per essere saldati di quanto aspettano da mesi (e anche su questo fronte tutto tace). Il “paracadute”. Una cosa è certa: la prossima sarà la settimana decisiva per capire cosa ne sarà del Biancoscudo. L’incertezza la fa da padrona, anche se il denaro per l’iscrizione salterà fuori comunque. Dalla Lega di serie B Penocchio riceverà infatti 800 mila euro a parziale compensazione della caduta in Lega Pro, oltre ad una cifra più o meno dello stesso importo per la valorizzazione dei giovani. Il resto gli dovrebbe essere assicurato dalla ricca sponsorizzazione Unicomm, dunque da Cestaro. Gira e rigira, si ritorna sempre al cavaliere di Schio

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