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Poule scudetto, Parlato: “Se qualcuno vuole mollare, stia a casa”

«Alla squadra l’ho detto chiaro e tondo: se c’è qualcuno che non crede più alla qualificazione, può benissimo starsene a casa»: parola di Carmine Parlato. Metti da una parte i nubifragi sugli allenamenti della Guizza, e dall’altra i...

Redazione PadovaSport.TV

«Alla squadra l’ho detto chiaro e tondo: se c’è qualcuno che non crede più alla qualificazione, può benissimo starsene a casa»: parola di Carmine Parlato. Metti da una parte i nubifragi sugli allenamenti della Guizza, e dall’altra i tuoni nelle teste dei giocatori dopo la vittoria del Castiglione a Cuneo, che taglia praticamente fuori il Padova dalle semifinali scudetto: il clima, attorno ai Biancoscudati, ieri è stato comprensibilmente nero. Perché il Padova, che domenica affronta il Cuneo all’Euganeo nella terza e ultima gara del mini-girone, sa che una vittoria potrebbe anche non essere sufficiente per passare il turno. Se Maceratese e Siena pareggeranno, il Padova sarà eliminato in qualunque caso. Le speranze di giocarsi lo scudetto della Serie D, insomma, si sono ridotte sensibilmente. Ma tuoni e fulmini li ha scagliati anche il tecnico, che non vuol credere al “biscotto”: «Noi dobbiamo fare il nostro dovere sino in fondo, perché innanzitutto, comunque vada, sarà la nostra ultima apparizione stagionale in casa, e perché, anche se sarò l’unico scemo a crederci ancora, penso che la qualificazione sia ancora possibile». A crederci sono tuttavia davvero in pochi... «Prima di tutto pensiamo a fare i tre punti con il Cuneo: immaginatevi la delusione se non ci riuscissimo, e poi Maceratese-Siena non finisse in parità. Ci mangeremmo tutti le mani, e questo non lo voglio assolutamente». Quante possibilità di qualificarsi ha il Padova secondo lei? "Per il 50% dipende da noi, e sono convinto che porteremo a casa i tre punti con il Cuneo. Per l’altro 50%, però, dobbiamo guardare a Macerata: non è tutto nelle nostre mani, mi auguro che dall’altra parte una delle due riesca a vincere». In spogliatoio com’è stata presa la vittoria del Castiglione a Cuneo? «Se ne parlava, ma io ho detto subito che chi non ci crede può starsene a casa. La prima cosa da fare è cercare di fare la nostra parte, solo allora vedremo cosa sarà successo sugli altri campi. Spero che domenica non ci pesi ancora di più l’amarezza del pareggio di Castiglione». Sinceramente, si sarebbe aspettato la sconfitta del Cuneo mercoledì? «Pensavo puntassero al pareggio, per poi venirsi a giocare il primo posto all’Euganeo. A noi ha girato tutto storto, ma sta di fatto che chi sbaglia paga, e il Padova, almeno per ora, sta pagando i suoi errori». Cosa pensa del fatto che le finali si disputino in casa della Maceratese, invece che in campo neutro? «Bisognerebbe chiederlo a chi ha organizzato la manifestazione, del resto siamo in Italia. Io ho massimo rispetto per la Maceratese, perché è l’unica squadra che fino ad ora non ha mai perso in tutta la stagione. Si sono di certo meritati la possibilità di accedere alle semifinali per quello che hanno fatto, ma giocarle in casa è tutto un altro discorso».

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