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Riconferme in vista della Lega Pro, il punto di De Poli. E sulle finali primavera…

«Sono abituato a dire le cose in faccia alle persone e a non farlo pubblicamente, tanto più se sono nostri giocatori». Fabrizio De Poli replica così alle parole rilasciate da Nichele sul Gazzettino di ieri che sulla sua mancata conferma aveva...

Redazione PadovaSport.TV

«Sono abituato a dire le cose in faccia alle persone e a non farlo pubblicamente, tanto più se sono nostri giocatori». Fabrizio De Poli replica così alle parole rilasciate da Nichele sul Gazzettino di ieri che sulla sua mancata conferma aveva dichiarato «la scelta tecnica ci sta, ma l’impressione sin dall’inizio era che qualcosa di me non andasse al diesse. Un mese e mezzo fa ero nella lista stilata con i giocatori confermati, poi è cambiato qualcosa». Proprio De Poli è rientrato ieri quasi all’alba con Parlato dalla due giorni in Liguria per seguire da vicino la Final Eight del campionato Primavera, e nel pomeriggio ha incontrato i cronisti all’Euganeo. Ho visto qualche giocatore interessante, ma non è facile ad arrivarci. È anche vero che in un calcio nel quale non ci sono soldi, il peso del Padova arriva già dalla piazza. E la serietà della nostra società è l’aspetto che può fare la differenza». Da oggi il direttore sportivo tornerà a lavorare sui biancoscudati in odore di conferma, ossia Petkovic, Cunico, Ilari, Petrilli, Aperi, Amirante e Dionisi. «Inizierò a prendere appuntamenti per un incontro. C’è già la loro disponibilità a rimanere, ma dobbiamo trovare l’accordo economico». Altro giocatore sul quale la società vorrebbe ancora puntare è Mazzocco, anche se in questo caso sarà decisivo capire gli sviluppi societari del Parma che ha il cartellino del centrocampista. «Noi abbiamo già detto al ragazzo che vorremmo tenerlo con noi, e lui sarebbe contento di rimanere». Restano in forse Niccolini, Thomassen, Segato e Zubin. Nella definizione della rosa 2015-2016 il diesse si sta muovendo avendo come riferimento il modulo 4-2-3-1. Tenendo naturalmente conto dei fuoriquota under 21. «Noi puntiamo a tesserarne otto per accedere al massimo dei contributi. Oltre ai portieri, cerchiamo giovani che ricoprano il ruolo di difensori laterali, difensore centrale e centrocampista. Al 90 per cento non saranno inseriti nel reparto offensivo».  Discorso a parte per i giovani classe 1996, tra i quali in organico ci sono Pittarello, Busetto e Vanzato. «Dobbiamo ancora parlare con loro, ma rientrano come giovani di serie che possono essere contrattualizzati come addestramento tecnico, e non vanno nella lista dei 24 giocatori». Lo stesso vale per Bortot, classe 1997, ma in questo caso dipende da cosa deciderà di fare il Bassano che è proprietario del cartellino.