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Serie B, si abbassa la quota salvezza
Da Il Mattino di oggi: Più chiaro di così, in coda alla serie B, il quadro non potrebbe essere. A fugare gli ultimi dubbio sul fatto che per i playout correranno quasi certamente in quattro, con due destinate a retrocedere direttamente il 31...
Più chiaro di così, in coda alla serie B, il quadro non potrebbe essere. A fugare gli ultimi dubbio sul fatto che per i playout correranno quasi certamente in quattro, con due destinate a retrocedere direttamente il 31 maggio e la terza che uscirà perdente dal doppio spareggio, ci ha pensato ieri il Bari, che nel posticipo della 33ª giornata, davanti a 20.000 spettatori al San Nicola (19.836 paganti, per l’esattezza), ha travolto con un secco 3-0 l'Empoli secondo in classifica, riaprendo così i giochi per la seconda promozione diretta in A. Passo in avanti decisivo quello compiuto dai biancorossi, che hanno agganciato a quota 43 Carpi, Varese e Brescia. Sui toscani, che rimangono secondi, rinviene minaccioso il Cesena, staccato adesso di una sola lunghezza. I padroni di casa, al sesto risultato utile di fila, sono passati in vantaggio al 22' del primo tempo con un contropiede di Sciaudone e hanno raddoppiato con una girata al volo di Galano (nono centro stagionale) al 7' della ripresa, chiudendo infine i conti con Joao Silva al 29'. La reazione della vice-capolista, complessivamente sotto tono, è stata blanda e nel recupero è stato annullato a Tavano un gol per fuorigioco. Ora l'attenzione nel capoluogo pugliese è tutta rivolta a venerdì 18 aprile, quando in Tribunale si conoscerà l'esito dell'asta giudiziaria per la cessione dell’As Bari, fallita. Ma torniamo alla corsa-salvezza, riapertasi a tutti gli effetti dopo che il Cittadella, superando il Siena al Tombolato, ha ridotto da 6 a 4 le lunghezze di ritardo sul Novara, bloccato sul pareggio al Piola dal Crotone. Con questo distacco i playout si disputerebbero (il distacco fra quint’ultima e quart’ultima non deve essere superiore a 4 punti, altrimenti non si effettuano), e vedrebbero di fronte proprio i biancoazzurri di Aglietti e i granata di Foscarini. Ma anche il Padova, a - 5 dai piemontesi, è in gioco. Ora i risultati dell’altroieri fanno ritenere che la quota finale utile per assicurarsi il diritto a giocare gli spareggi sia più bassa rispetto al passato: 45 punti potrebbero bastare. Vediamo perché. La Reggina, prossimo avversario all’Euganeo, vanta quattro punti in meno rispetto alPadova terz’ultimo, cinque rispetto al Citta quart'ultimo e nove di ritardo dal Novara quint'ultimo. Lo scontro diretto con gli uomini di Serena sarà un passaggio-chiave per continuare a sperare, altrimenti addio, i calabresi saranno i secondi a fare compagnia all’ormai condannata Juve Stabia. Ma, prendendo come riferimento proprio la squadra di Aglietti, che ha raccolto due punti nelle ultime tre gare, i 36 punti sin qui conquistati valgono una media punti di 1,09, vale a dire una proiezione finale (per Rigoni & C.) di 45-46. Nelle ultime stagioni, invece, la quint'ultima viaggiava da 48 in su. La frenata dei piemontesi è evidente. Su di loro va fatta la corsa e un turno molto importante sarà il prossimo, con Latina-Novara, Pescara-Cittadella e il già ricordato Padova-Reggina.
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