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L’analisi di Baldin: Cittadella meritavi di più

Allenatore di calcio, opinionista sportivo, consulente calcistico

Redazione PadovaSport.TV

Al Tombolato arriva un Brescia che viene da cinque sconfitte consecutive e sa benissimo che in caso di ulteriore passo falso, potrebbe essere risucchiato in zone terribili sia nei punti di classifica, sia per il morale.Ma il Brescia è squadra di blasone e al momento giusto ha saputo sfoderare una prestazione di livello per portar a casa punti...anche se tre son tanti.Squadra abbottonata che mister Iaconi  schiera con il 3-5-2 con Cragno in porta (classe '94), Budel centrale difensivo con in marcatura a destra Freddi e a sinistra Di Cesare. Gli esterni sono capitan Zambelli a destra, e Scaglia a sinistra, in mezzo il centrale è Olivera con interno destro Benali e sinistro Grossi. In avanti una coppia ben assortita: l'airone Caracciolo e il 'furetto' Valotti (attaccante classe '95!).Mister Foscarini ripropone il modulo che aveva fatto benissimo con il Padova: 4-2-3-1 cambiando nello scacchiere il solo Perez sostituito da Surraco. Di Gennaro tra i pali, linea difensiva composta dai due centrali Pellizzer e Scaglia, esterno destro Pecorini e sinistro Pugliese. I due centrocampisti sono Rigoni e Paolucci. Lora agisce in trequarti dietro alla punta centrale Djuric. A sinistra confermato il giovane Azzi e a destra appunto Surraco.Brescia ben coperto dicevo, con le due linee di difesa e centrocampo spesso a ridosso l'una dall'altra a chiudere tutti gli spazi: se serve un fallo di gioco per fermare le velleità del Cittadella non ci si pensa due volte. La squadra granata nel primo tempo tenta di dettare gioco e non è affatto rinunciataria, anche se l'atteggiamento tattico dell'avversario non concede terreno e probabilmente la forza fisica è anche superiore.Primo tempo con un paio di occasioni per parte e due recriminazioni per il Citta: un probabile fallo di mano in area e un secondo cartellino giallo non rifilato dall'arbitro ad Olivera che avrebbe lasciato il Brescia in dieci.Alla ripresa Foscarini presenta una novità per dar più peso in mezzo: abbassa Lora a destra dei due centrocampisti Rigoni e Paolucci passando di fatto al 4-3-3.L'impatto è importante e il Cittadella per un quarto d'ora buono macina gioco e pressione nella metà campo avversaria.Purtroppo al 70' Caracciolo lavora un buon pallone che un rimpallo fa finire sulla testa di Zambelli che mette dentro con un pallonetto.Il Brescia tira i remi in barca, Il Citta è ferito ma si riversa all'attacco inserendo prima Perez e poi Donnarumma e finendo praticamente con un 4-2-4. In 20 minuti colleziona una traversa, una deviazione del bresciano Grossi verso la sua porta che fa gridare all'autogol e altre 3 occasioni gol che avrebbero meritato maggior fortuna.Peccato il calcio è amaro sotto certi aspetti e se è vero che il Brescia ha fatto una partita attenta e determinata, è altrettanto vero che i granata avrebbero meritato di più!