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L’analisi di Baldin: i perchè di una panchina amara

Allenatore di calcio e opinionista sportivo

Redazione PadovaSport.TV

DARIO MARCOLIN probabilmente era il tecnico che poteva lavorare in modo più sereno. E' arrivato da subito, gli è stata fatta una squadra (suppongo anche su sue indicazioni visto che è arrivato con l'allora D.S. Secco), ma i risultati sono stati pari a zero. Un passaggio turno in coppa con una squadra di C ed una eliminazione al secondo turno ad opera del Trapani che poi lo ha risconfitto alla prima di campionato. Parte convinto del 4-3-3, ma poi vede che non arrivano punti e vira sul 3-5-2. In 7 partite ha collezionato 5 sconfitte, ha fatto 1 punto e gli hanno sospeso la partita di Carpi. Sinceramente son convito di una cosa, se ragioniamo in termini di squadra che si deve salvare, Marcolin aveva a disposizione 18 punti (senza contare Carpi) e ne ha fatto uno solo. Avesse fatto solo 4 punti in più il Padova almeno sarebbe arrivato ai play-out, ne avesse fatti 7 sarebbe salvo diretto! E se avesse fatto qualche punto in più, anche i suoi successori avrebbero avuto sicuramente un attimo di apnea in meno.Arriva la scelta obbligata del Padova di dare una svolta alla strada intrappresa. La decisione cade su BORTOLO MUTTI, un allenatore esperto e con "curricolo di A e B", un po' in antitesi al predecessore. Mutti sembra amare in particolar modo il 4-4-2,  arriva e parte bene con 3 vittorie in casa controbilanciate da 3 sconfitte in trasferta. Di seguito fa 3 pareggi consecutivi e va a vincere a Cesena. Però vuole qualcosa di più e cambia spesso il modo di giocare, talvolta coprendosi maggiormente con un 3-5-2, talvolta insistendo sul trequartista. Poi si inceppa qualcosa perchè nelle ultime sei partite della sua gestione rimedia solo 2 pareggi.Ancora oggi non è molto chiaro cosa sia successo con i giocatori, il perchè di una "delegazione" dal presidente e del perchè si sia creata una tale situazione da "costringere" la società all'esonero. Ho scritto costringere tra virgolette proprio perchè credo che la società sia stata obbligata dalla situazione che si era creata.Sicuramente possiamo affermare che quella di Bortolo Mutti (tolte le ultime 3 partite compresa la sosta invernale e fattaccio annesso) è la più miglior resa in termini di media punti dei tre allenatori che son passati per Padova e, per quanto possa esserlo, è colui che realmente è riuscito ha far fare un salto alla squadra portandola dall'ultimo posto in classifica al terz'ultimo.Però a questo mister si possono imputare sicuramente un paio di colpe: la prima, che lui c'era al momento del mercato di gennaio e se doveva sedare certi discorsi poteva farsi sentire in certe scelte di rivoluzionamento della squadra, la seconda, che con alcuni giocatori nuovi non 'doveva' ripartire con due sconfitte (una delle quali molto pesante in casa col Carpi)... ma questo rimane un mistero, perchè ancor oggi non sappiamo se in quelle due partite la squadra abbia giocato e per che cosa!Anche MICHELE SERENA sembra arrivare per scelta obbligata e vi rimane il periodo più lungo rispetto ai suoi due predecessori. La sua media punti in percentuale è la più alta, ma non si discosta troppo da quella di Mutti, infatti Serena è riuscito a conservare la terz'ultima posizione ma per scalare altri due posti avrebbe dovuto alzare quella percentuale che alla fine è costata cara. Ha avuto una partenza altalenante con sconfitte, vittorie e pareggi. Poi ha avuto un momento buono (tra Juve Stabia e Brescia) con 9 punti in 5 partite...poi il crollo con 4 sconfitte consecutive (Bari, Crotone, Cesena, Ternana) e da là solo un miracolo avrebbe potuto salvare il Padova.Dal punto di vista tattico scarta quasi subito l'idea del trequartista e prova con il 4-3-3 per poi fare il 4-4-2 offensivo con gli esterni di centrocampo molto alti.Per concludere farei due osservazioni: il Padova quest'anno non ha mai vinto due partite consecutive e questa è stata secondo me la delusione più grossa. La seconda è che se qualche volta (e non mi riferisco ovviamente alle ultime partite) ma in certi punti della stagione, la squadra avesse pensato anche a portar a casa un punto, forse saremmo comunque qui con dei rimpianti? Non è che troppo spesso si è pensato: siamo indietro, bisogna vincere, modulo offensivo, 2-3-4 attaccanti, quando invece sarebbe stato oppurtuno muovere la classifica?