Sono queste le partite che vincendo ti danno forza e autostima. Sono queste le partite che ti danno tre punti che alla fine potrebbero pesare tanto. Sono queste le partite dove il cuore a volte può non bastare. Sono queste le partite dove serve coraggio.Bravo il Padova, dal 45° minuto in dieci a spingere costantemente nell'acceleratore per tutto il secondo tempo per poter far sua una partita che non ne voleva sapere di diventarlo.A volte hai la sensazione che tutto vada in direzione opposta... a cominciare da un infortunio importante (Ferretti), una espulsione (Segato), un arbitro che lascia tanto correre e avversari che sembrano avere come unico obbiettivo: un punto.Però il Padova vince e ci sta tutta! Il risultato non fa una piega, anzi deve dare consapevolezza di quanto duro e in salita sia la scalata alla vetta della serie D.Mister Parlato sceglie di dar fiducia al 4-2-3-1 e ancora una volta ai suoi interpreti usuali.Petkovic in porta, difesa a quattro con Dionisi a destra e Degrassi a sinistra, in mezzo la coppia Sentinelli e Niccolini. I due interni sono ancora Mazzocco e Segato. In attacco la punta Ferretti con alle sue spalle Cunico supportati a destra da un determinante Ilari e a sinistra da Bruzzi.Mister Lomi schiera il Mezzocorona in 4-4-2 con Zomer tra i pali, Folla esterno basso a destra e Baltieri a sinistra, in mezzo Fochesato e Zentil. I due mastini a centrocampo sono a destra Giromini e a sinistra Appiah. Esterno destro alto Misimi e sinistro Alouani. In avanti la coppia d'attacco Caridi e Bentivoglio.Molte palle sporche del Mezzocorona e tante frammentazioni di gioco con falli su cui l'arbitro lascia troppo correre. Il Padova ci prova e Ferretti è il suo alfiere fino all'infortunio che forse ha un lato oscuro: innervosisce un po' i giocatori patavini che rimediano un paio di ammonizioni (quella di Dionisi è pesante perchè dovrebbe andare in diffida) e un espulsione (Segato).Nel secondo tempo Mister Parlato toglie Bruzzi e mette Pittarello, e Padova che passa al 4-3-2 con l'uomo in meno.Restano uguali i quattro dietro, Cunico passa centrale a centrocampo supportato a destra da Ilari e a sinistra da Mazzocco, in avanti Pittarello fa coppia con Aperi che aveva sostituito l'infortunato Ferretti.Tanto Padova da qua alla fine, nonostante l'inferiorità numerica, ma mister e squadra ci credono e non lesinano energie: dentro anche Nichele per uno stanco Cunico a spostare l'ago della bilancia ancora più su.Sopra le righe Sentinelli e Niccolini, sorprendente Degrassi, encomiabili Mazzocco, Dionisi e Ilari al quale va l'onore della gloria!
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L’analisi di Baldin: Padova non solo cuore, ma molto di più
Allenatore di calcio e opinionista sportivo
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