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Ritmi troppo bassi, ma si potevano fare tre punti!

Allenatore di calcio, opinionista sportivo, consulente calcistico

Redazione PadovaSport.TV

Il Padova non è in condizioni ottimali si sa...tanti assenti e squadra 'rimaneggiata'. Però l'Ascoli che si è presentato sabato all'Euganeo non mi è sembrato niente di trascendentale. Se il Padova fosse stato capace di alzare i ritmi di gioco avrebbe potuto far sua l'intera posta.E invece ha rischiato di perdere la partita se Raimondi, ancora una volta allo scadere, non si fosse inventato una punizione delle sue che, complice un erroraccio del portiere, consente al Padova di uscire contento con un punto in tasca.Mister Pea schiera un Padova leggermente diverso davanti perchè presenta una specie di 3-4-2-1 con Granoche punta centrale supportato da due giocatori che agiscono dietro di lui: Raimondi e Farias in una posizione che sembra un po' da trequartisti un po' da seconde punte. A completare lo scacchiere Anania in porta con Cionek e Trevisan in marcatura e Feltscher centrale al posto di Piccioni. A sinistra Renzetti, mentre a destra si ripropone Rispoli. In mezzo De Vitis e Nwankwo.Mister Silva schiera l'Ascoli in modo quasi speculare, in un più vero 3-4-1-2 con Guarna in porta, Ricci Peccarisi e l'ex Faisca (molto festeggiato nel suo ritorno all'Euganeo) i tre centrali. Scalise e Pasqualin gli esterni con Russo e Di Donato in mezzo. Morosini in tre-quarti. Feczesin e l'altro ex Dramè (meno festeggiato) di punta.La partita ha ritmi bassissimi e le rare occasioni da gol (un paio per parte) nascono più da episodi sporadici che da manovre corali. Il padova nel primo tempo potrebbe sfruttare molto più la fascia destra dove Rispoli gode di un libertà inaspettata ma i compagni spesso non lo vedono e non lo servono.Buona la verve di Raimondi e Farias ma il loro raggio d'azione li fa partire spesso un po' troppo lontano dalla porta anche perchè spesso costretti a venir a prendere palla bassi, infatti il centrocampo del Padova gioca spesso in allegerimento o in orizzontale, mentre dovrebbe cercare di più qualcosa in verticale: ho l'impressione che l'idea tattica di Pea oggi sia di non scoprirsi e non concedere nulla all'avversario cercando di controllare la partita anche abbassando i ritmi.Nel secondo tempo il Padova parte meglio e crea un paio di occasioni da gol che potrebbero decidere la partita. I giocatori patavini galvanizzati da questo ci provano rischiando però le ripartenze dell'Ascoli che in un'occasione con Dramè si mangia un gol fatto (bravo Feltscher a chiudere) ma alla seconda non perdona: Cionek commette una leggerezza, ripartenza micidiale su Soncin che scappa a Trevisn e fredda Anania.La frittata sembra fatta: ma Raimondi ancora una volta coglie il jolly e riporta la partita in aprità per quello che sembra il risultato più giusto!