~~Una squadra, una città, una passione. Calciatori, allenatori e presidenti passano, la maglia no, così come i tifosi. Una frase spesso abusata, ma che rispecchia la realtà dei fatti. Una tifoseria che, oltre a seguire con costante passione le vicende biancoscudate, ha nel corso degli anni stretto rapporti d'amicizia con gli ultras di altre compagini della penisola. Ad oggi l'unico gemellaggio che i tifosi padovani intrattengono è quello che li lega ai supporters del Palermo (celebrato anche dieci giorni fa, in occasione della gara del Barbera), ma in passato ce ne furono altri, di cui ormai non è rimasta traccia. Scopriamoli insieme.Per trovare i primi esempi di amicizia con un'altra tifoseria occorre risalire alla fine degli anni '70, a cavallo tra il '77 e il '79, quando il Vicenza militava in Serie A, mentre il Padova annaspava in C1. Accadeva che, per seguire da vicino la Serie A, talvolta alcuni tifosi biancoscudati (non ancora però effettivamente legati a qualche gruppo organizzato, ancora di là da venire) si recassero al Menti, per assistere alle partite della massima serie in compagnia dei tifosi della “Lane”, con i quali avevano instaurato un buon rapporto d'amicizia, senza alcuno sfondo di campanilismo, considerata la differenza di categoria delle due compagini. Il 6 maggio 1979 però, in occasione di Vicenza-Juventus, penultima giornata di campionato e sfida cruciale per i berici in piena lotta-salvezza, un gruppo di tifosi biancoscudati si unì in curva ospiti ai supporters della Vecchia Signora, cosa che non sfuggì ai vicentini, che, per ripicca, la stagione successiva si presentarono all'Appiani al fianco dei tifosi del Venezia. Fu questo l'inizio della storica rivalità tra le due tifoserie.Con l'arrivo degli anni '80 poi, il tifo biancoscudato si organizzò con una certa stabilità sugli spalti dell'Appiani, anche grazie alla costruzione della nuova curva nord, datata 1982. L'anno precedente infatti, dopo la prima, quasi pionieristica esperienza di tifo ultras organizzato da parte del club “Magico Padova”, capeggiato da Francesco Zambolin (a tutti noto come “Sivori”) fondato nel '79, era stato costituito il gruppo ultras “Leoni della Nord”, evidente richiamo allo storico soprannome dell'Appiani: “la fossa dei leoni”, che, guarda caso, era già da oltre un decennio anche il nome di un famoso gruppo ultras del Milan, squadra per la quale simpatizzavano molti tifosi biancoscudati. A conferma di ciò, l'inno dei Leoni della Nord era pressoché uguale a quello della Fossa dei Leoni milanista, sulle note dell'armata Brancaleone. Già dal 1981 dunque, la ormai finalmente unita curva biancoscudata iniziò a rapportarsi con le altre tifoserie del nord Italia. Nacque così un bel sodalizio tra i Leoni della Nord e i tifosi del Modena, suggellato il 17 gennaio 1982 in occasione di Padova-Modena, quando, prima della partita, le due tifoserie scesero in campo sventolando insieme le proprie bandiere. Questo rapporto, tuttavia, non resistette a lungo, poiché nel 1984 il Padova si gemellò con il Bologna, acerrimo rivale dei canarini. In risposta i modenesi si schierarono con i veneziani. In quegli stessi anni poi, alcuni ultras biancoscudati si recarono varie volte al “Bentegodi” di Verona per assistere alle partite di Serie A della squadra di casa, l'Hellas, in modo non dissimile da quanto era accaduto pochi anni prima al Menti di Vicenza. Ne nacque presto un'amicizia (tuttavia mai trasformatasi in gemellaggio ufficiale) favorita dalla comune rivalità sportiva verso il Vicenza ed anche dal sentire politico di molti esponenti delle due curve, vicino a posizioni di estrema destra. Anche in questo caso però, il “divorzio” non tardò ad arrivare. Il 31 dicembre 1984 infatti, in seguito ad un'amichevole giocatasi all'Appiani che vide i biancoscudati prevalere sugli scaligeri per 5-0, scoppiò una grossa rissa tra le due tifoserie, originata dai cori di scherno rivolti dai supporters biancoscudati – forti del risultato loro favorevole – ai tifosi veronesi.Ma un'“amicizia” duratura si riesce a trovare? – vi chiederete. Sì, quella già citata con i tifosi della curva Costa del Bologna, nata nel 1984 in nome della comune rivalità con il Vicenza, rinsaldata anche da pregressi rapporti d'amicizia tra alcuni esponenti delle due tifoserie. Per questo motivo, in quegli anni, i tifosi biancoscudati diedero sempre manforte ai bolognesi nelle trasferte della squadra felsinea in quel di Vicenza, oltre a scambiarsi reciproche visite in occasione delle sfide tra biancoscudati e rossoblu. Il gemellaggio durò con crescente partecipazione e solidità per tutti gli anni '80; basti pensare che nella stagione '87-'88, in occasione di Bologna-Padova, le cronache narrano dell'invasione della città emiliana da parte di cinquemila padovani per rinnovare e cementare ancor di più il gemellaggio, cosa che accadde anche a parti invertite nella gara di ritorno, con cori di supporto reciproci da parte delle due tifoserie. Sul finire degli anni '80 però, in entrambe le curve avvenne un notevole cambio generazionale: a Padova gli HAG videro l'ingresso di molte nuove leve, i ragazzi di Piazza Cavour in primis. In curva Costa, invece, si affermarono sempre di più gruppi come i Mods e i Forever Ultras, che non vedevano di buon occhio il gemellaggio con i biancoscudati. Per questi motivi l'amicizia iniziò a scricchiolare sempre di più sino alla stagione 1991-1992, quando il sodalizio di comune accordo non venne più rinnovato. I ragazzi di Piazza Cavour avevano infatti trovato più affinità con i tifosi del Palermo, con i quali esisteva già da anni una buona “amicizia”, che nella stessa stagione 1991-1992 si trasformò in vero e proprio gemellaggio. Un gemellaggio che perdura ancora oggi.Tutto nacque nei primi anni '80, quando cinque tifosi della curva nord dell'Appiani si recarono in vacanza al mare, in Sicilia, dove conobbero alcuni ultras della squadra rosanero, membri dei “Commandos Aquile”. Memori di questo incontro estivo, in occasione di Padova-Palermo il 20 novembre 1983, le due tifoserie strinsero amicizia, un'amicizia che venne “ripescata” dai giovani di Piazza Cavour nella stagione 1991-1992, quando le due squadre tornarono ad affrontarsi dopo sette stagioni, durante le quali il rapporto si era un po' “affievolito”. In quell'anno però, complice il ritorno del Palermo in B, i tifosi del Padova ricominciarono a coltivare l'amicizia con i siciliani, accomunati dalle medesime posizioni politiche. L'8 dicembre 1991 nacque dunque ufficialmente, il secondo, vero gemellaggio della storia del Calcio Padova. Un gemellaggio rinsaldato in occasione di ogni incontro tra le due squadre, anche se, per la verità, prima della stagione tuttora in corso, Padova e Palermo non si affrontavano da ben 17 anni. L'ultimo incontro risaliva infatti al 2 marzo 1997, sempre in Serie B. Nella gara d'andata di quel campionato, inoltre, le due tifoserie avevano sfilato sul terreno di gioco reggendo uno striscione con la scritta: “Nessuna secessione potrà fermare la nostra unione”. Era infatti il periodo in cui la Lega Nord di Bossi stava seriamente progettando di dividere l'Italia in due, al fine di creare la Padania. Ma la sfida tra le due squadre che è rimasta maggiormente impressa nei cuori dei tifosi biancoscudati è datata domenica 29 maggio 1994, quando il Padova giocò l'ultima partita all'Appiani. Fu una festa vera, con il pubblico di casa a sventolare i colori rosanero e viceversa. Un clima gioioso, reso ancora più speciale dal fatto che quella era una partita cruciale per entrambe le squadre, con il Padova impegnato nella corsa-promozione e il Palermo nella lotta per non retrocedere. La gara terminò sul punteggio di 0-0 e, a fine stagione, le due squadre poterono festeggiare il raggiungimento dei rispettivi obiettivi. Anche nei 17 anni di “letargo” ci fu comunque occasione di rinsaldare il bel legame instauratosi tra le due tifoserie. Si segnalano infatti tifosi padovani presenti nelle trasferte vicentine dei rosanero e supporters siciliani al seguito del Padova in varie partite di C1 degli scorsi anni, prima fra tutte la storica spedizione di Busto Arsizio del 21 giugno 2009, nella quale il Padova conquistò la promozione in Serie B.
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