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Il presidente dell’Empoli un esempio contro i capricci dei calciatori viziati

Rubrica tutta al femminile curata da Marianna Pagliarin, giornalista padovana, vicedirettrice di PadovaSport e collaboratrice di LA13

Redazione PadovaSport.TV

"Complimenti al presidente dell'Empoli per la sua "punizione" esemplare. I calciatori non si sono presentati alla "Befana Azzurra", festa per i piccoli tifosi? Bene, obbligo di firma giornaliero alle 10.30 in sede. Io avrei fatto anche 09.00"Parola di Barbara Carron, che su Facebook commenta così la decisione del presidente empolese Corsi, in seguito alla defezione della propria squadra ad una festa per i bambini, di "condannarli" alla firma in sede ogni mattina alle 10.30 per un periodo indeterminato.La vicepresidente è molto chiara e diretta nel suo messaggio e non le si può dare torto. Quei bambini non aspettavano altro che incontrare i propri beniamini e i giocatori (a cui certo il tempo per presenziare non mancava), con gli stipendi che incassano, non possono permettersi di dire "no". Che poi a certe cose non si dovrebbe dire "no" a prescindere...Ben vengano certe punizioni. Le sanzioni pecuniarie sono troppo "comode": per chi economicamente non ha problemi come i calciatori è fin troppo facile aprire il portafogli e cavarsela con una multa. Ma essere obbligati alla firma ogni mattina magari farà loro riflettere sulla delusione che hanno dato a quei bambini.Meno capricci e più concretezza non guasterebbero in un mondo, quello del calcio, dove ormai di bello e pulito è rimasto, purtroppo, ben poco.Per fortuna c'è ancora qualcuno che non si riempie la bocca di parole come beneficenza o solidarietà, ma agisce. Come il nostro Wilfred Osuji, che poco prima di Natale, si è recato di sua iniziativa a una lotteria per raccogliere fondi in favore di Silvia "Bambina occhi cielo". Il tutto solo per il piacere di aiutarla e di regalarle un sorriso. Bravo Willy!