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Cittadella, crisi di goal

Tre partite, zero gol degli attaccanti granata. I numeri dicono che finora nel Cittadella hanno realizzato tre reti i difensori (a quota due c’è Gasparetto, l’altro è di Vitofrancesco) e uno il centrocampista Di Roberto. Maah, Di...

Redazione PadovaSport.TV

Tre partite, zero gol degli attaccanti granata. I numeri dicono che finora nel Cittadella hanno realizzato tre reti i difensori (a quota due c'è Gasparetto, l'altro è di Vitofrancesco) e uno il centrocampista Di Roberto. Maah, Di Carmine e Bellazzini sono ancora fermi al palo, Di Nardo non è ancora disponibile.È vero che siamo ancora all'inizio di una lunga stagione, ma è scattato il campanello d'allarme in casa granata? «Assolutamente no - afferma Claudio Foscarini - Lo sarei se i miei attaccanti non stessero lavorando bene, invece li vedo motivatissimi e concentrati. È questo che mi interessa, prima di tutto». L'allenatore del Cittadella è sereno anche per un'altra ragione: «Prendiamo le ultime due gare, contro avversari blasonati e forti come Torino e Padova. In entrambe le circostanze gli attaccanti si sono creati i presupposti per andare in gol, l'hanno sfiorato più volte. Sono d'accordo che servano più convinzione e determinazione al momento di concludere verso la porta, ma non mi preoccupo perché con il tempo e il lavoro durante la settimana gli attaccanti miglioreranno».E gli interessati, cosa ne pensano? «Ci penso tutti i giorni, al gol che non arriva, ma senza assillarmi troppo, perché altrimenti potrebbe davvero diventare un problema», confida Robert Maah. Niente notti in bianco, allora. «Mi sto allenando per essere più concreto, deciso, ma sono sereno, l'importante è che noi attaccanti creiamo le occasioni per buttarla dentro. Prima o poi, il gol arriverà da solo». Con il Padova, Maah ha avuto due palloni d'oro. Prima un sinistro calciato sul fondo, quando poteva invece puntare la porta, quindi un colpo di testa che ha sfiorato la traversa. «Non serve a niente dire "se tornassi indietro", ormai quello che è stato è stato, ma nella prima occasione ho sbagliato, perché dovevo portarmi più avanti il pallone prima di calciare. Guardiamo avanti, e pensiamo al Sassuolo, dove c'è da riscattare la sconfitta del derby».Nemmeno Samuel Di Carmine si dice preoccupato per il gol che non arriva. Lui uno lo ha realizzato in Coppa Italia, a Firenze: «Basta continuare su questa strada, ci sbloccheremo anche noi. Nelle prime partite sto facendo la sponda, la spalla per i compagni più che cercare la via del gol, e a me sta bene, perché prima o seconda punta, non mi fa differenza». Ovviamente c'è da migliorare: «Si può e si deve fare. Abbiamo iniziato la stagione da nemmeno due mesi, lavorando sodo come stiamo facendo affineremo sia i sincronismi tra i compagni, sia la mira sotto porta».LA PREPARAZIONE. Ancora lavoro differenziato per Gorini, Carra e Di Nardo.