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Cittadella, ecco il nuovo attaccante Litteri: “Questa squadra può salvarsi tranquillamente in B, in Lega Pro dobbiamo stare al vertice”

Eccolo qui, “lu bomber pacio”, il bomber pazzo. Lo avevano soprannominato in questo modo, quand’era l’idolo dei tifosi della Ternana. E così, nel giorno del suo primo allenamento con i nuovi compagni del Cittadella, viene naturale...

Redazione PadovaSport.TV

Eccolo qui, “lu bomber pacio”, il bomber pazzo. Lo avevano soprannominato in questo modo, quand’era l’idolo dei tifosi della Ternana. E così, nel giorno del suo primo allenamento con i nuovi compagni del Cittadella, viene naturale chiedere lumi su questo soprannome a Gianluca Litteri. «Me l’hanno affibbiato dopo i primi gol nelle file dei rossoverdi, nell’anno in cui fummo promossi in Serie B. Ma non pensate a me come ad un tipo strano: me l’hanno dato semplicemente perché ad ogni rete esultavo come un matto per la gioia», sorride il 27enne centravanti catanese, prelevato dal Latina con la formula del prestito per una stagione. Il d.g. Marchetti ha parlato della trattativa per portarla qui come di un “calvario”. Non voleva venire? «Al contrario. Mi hanno parlato bene di questa società Sgrigna, Minesso e Alfonso, che ho conosciuto nella stagione al Vicenza, e pure Di Gennaro. Per quel che ho avuto modo di vedere, mi piace anche la città, che dà l’aria di un ambiente sereno. Se la trattativa è stata lunga, è perché il Latina ha posto qualche ostacolo, ma io ero convinto della mia scelta, anche se avevo proposte pure da Pisa e Crotone». Con che spirito si presenta al Tombolato? «Con una grande voglia di riscattarmi dopo una stagione buia, trascorsa nella prima metà all’Entella e poi al Latina. Ho giocato poco e non sentivo la fiducia che pensavo di meritare». A che punto è la condizione? Si sente pronto per l’esordio in campionato contro il Cuneo? «In queste settimane mi sono sempre allenato con il Latina e ho corso attorno al campo come… un cavallo. Però non ho mai avuto modo di giocare amichevoli, e sapete tutti quanto siano importanti per trovare il ritmo-gara. Ho tanta voglia di giocare, ma so di non essere al top». Di gol lei ne ha sempre realizzati (tra l’altro anche contro il Cittadella, nel match vinto per 2-1 dalle “fere” l’1 febbraio 2014), anche se mai moltissimi: 17 in 93 gare ufficiali con gli umbri. «I gol sono importanti ma io sono sempre stato, prima di tutto, un attaccante al servizio della squadra, che lavora molto per gli altri e cerca di aprire spazi per gli inserimenti. Per quanto mi riguarda, poi, non ho preferenze di modulo e posso giocare sia accanto ad un compagno che come unica punta». Che idee si è fatto sulle potenzialità del Citta e sui suoi avversari? «Questo Cittadella potrebbe ottenere una salvezza tranquilla in Serie B: è naturale che ora l’obiettivo sia un campionato d’alta classifica. Tra le rivali, ho avuto modo di osservare direttamente il Pavia, che ha battuto 4-1 il Latina in Coppa Italia: mi è sembrata davvero una bella squadra. In ogni caso non credo andrà sottovalutato il fattore “sorpresa”: il Bassano della scorsa stagione da questo punto di vista fa scuola». Con il Cuneo alle 17.30. È ufficiale lo spostamento dell’orario d’inizio di Cittadella-Cuneo: domenica 6 si partirà alle 17.30, non più alle 17, come indicato in un primo comunicato della Lega Pro.