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Claudio Foscarini parla dopo il raggiungimento della salvezza, un'impresa che quest'anno ha davvero del miracoloso. Ecco le sue parole riportate da Il Mattino: «Lasciare dopo la grande impresa? In questo momento tutto può succedere. Adesso devo eliminare le scorie di Lanciano e in settimana credo di incontrarmi con la società per fare il punto della situazione. I prossimi saranno giorni determinanti, nei quali mediterò sul mio futuro. Non ho francamente progetti per il domani. Una volta terminate le mie riflessioni, deciderò se rimanere o meno». Il suo futuro sarà legato a quello del d.g. Marchetti? «Non lo so. Potrebbe anche essere, ma ora faccio fatica ad andare a fondo della questione. Si possono creare possibilità diverse e tutto può succedere». È vero che l'ha contattata il Pescara? «Due anni fa c'era stato un pour parler e il mio nome è stato fatto anche quest'anno. Quando una società deve cambiare allenatore, escono sempre 4-5 nomi». Per Foscarini il risultato migliore di questi nove anni a Cittadella: "Questa salvezza è senza dubbio l'impresa più bella ed esaltante dei miei 9 anni da allenatore del Cittadella. Va al di là della promozione di Cremona e dei playoff. Salvarsi così ha davvero del miracoloso. Prima della partita con il Carpi eravamo a - 8 dal Novara e a - 13 dal Varese. Aver recuperato così tanto terreno è qualcosa di eccezionale». Qual è stata secondo lei la chiave per la svolta? «Dopo la sconfitta di Crotone non siamo rientrati immediatamente a Cittadella. La sera dell'8 marzo l'abbiamo passata in Calabria e c'è stato un confronto duro e aspro. Ho messo in chiaro le cose, dicendo al gruppo che non potevamo accettare quell'andazzo. Da quella serata ne è uscita una squadra diversa. Questo è forse il miglior gruppo che ho avuto da quando sono qui. Voglio dividere gli elogi con i miei collaboratori. Anche loro hanno dato qualcosa in più».
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