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Dall’Olimpia al Cittadella ecco le “scarpette rosse”

Impazzano nel Cittadella le scarpette rosse. No, non sono le celeberrime calzature indossate negli anni 50 e 60 dai cestisti di Milano. Al Tombolato è questione di moda e anche di scaramanzia. Le scarpe usate dai giocatori del Citta fanno...

Redazione PadovaSport.TV

Impazzano nel Cittadella le scarpette rosse. No, non sono le celeberrime calzature indossate negli anni 50 e 60 dai cestisti di Milano. Al Tombolato è questione di moda e anche di scaramanzia. Le scarpe usate dai giocatori del Citta fanno tendenza. Sono della Lotto quelle di Pellizzer, della Adidas quelle di Biraghi, mentre sono targate Nike le scarpette di Samuel Di Carmine. E proprio le scarpe del bomber stanno diventando il portafortuna del Cittadella. Usate per la prima volta contro il Sassuolo (battezzate pure con un gol), hanno dato il “là” alla serie positiva granata che dura da 5 gare: «Stanno portando bene alla squadra, è vero», ammette il Duca. «Però io dal Sassuolo non ho più fatto gol. Le scarpe per noi calciatori sono elemento di superstizione e di comodità. Ogni mese lo sponsor ci manda un modello nuovo che noi possiamo o meno utilizzare. Fino alla partita col Modena indossavo quelle bianche e verdi. Ci sono di tanti colori. Sono con i tacchetti di gomma per i campi asciutti, con quelli di ferro di 13 e 14 millimetri con il bagnato. È fondamentale non sbagliare le scarpe». E non sbagliare gol: «Purtroppo sabato ho fatto un passaggio a Pinsoglio. In allenamento non l’avrei mai fallito. Pensavo di essere più centrale e invece non sono riuscito ad angolare il tiro. Dagli errori puoi solo migliorare. Poco prima stavo facendo il mio primo gol brutto, ma purtroppo la palla è terminata sulla traversa e non è entrata. Sabato comunque non stavo benissimo, visto che soffro ancora di un’infiammazione alla gamba». L’esultanza è stata quindi rinviata: «Da quest’anno ho cambiato modo di esultare. Ho abbandonato la Mitraglia alla Batistuta. Adesso si avvicina di più a quella di Luca Toni, col quale sono stato in camera quando ero alla Fiorentina. Con la mia ragazza Francesca è nata l’idea di rifarci a quella, puntando il dito all’orecchio. Non c’è nulla comunque di polemico contro i tifosi». I tifosi sognano un’esultanza nel derby di sabato contro il Padova: «Vogliamo rifarci dopo le due sconfitte dell’anno scorso. Magari noi che siamo qui da poco non sentiamo il derby come Pierobon, ma sappiamo quanto la gara dell’Euganeo sia sentita. Tra l’altro è una classifica talmente corta che bastano due risultati negativi per venire risucchiati. Conosciamo l’importanza della partita e vogliamo uscire da Padova con dei punti». Di Carmine sarà presente con tutti i suoi compagni di squadra domani sera alle 19 alla Pizzeria Marechiaro per l’inaugurazione del nuovo club “Urlo Granata Marechiaro”. Ieri è ripresa la preparazione. Biraghi è con l’under 20, ma oggi si sottoporrà ai controlli alla spalla sublussata.