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FOSCARINI: “VICENZA, CHE BELLA PIAZZA”

Esclusiva di padovasport.tv

Redazione PadovaSport.TV

Siamo al rush finale della serie B e nelle tabelle dedicate alla volata promozione, quelle che stilano i giornali sportivi arrivati a questo punto del campionato, tra Brescia, Lecce, Torino compare anche il Cittadella. Non è un errore di stampa, nel gruppone delle pretendenti alla massima serie ci sono anche i granata di Foscarini. Il mister ci ha parlato della prossima sfida con il Mantova e del derby veneto tra Vicenza e Padova, due squadre che non lo preoccupano come avversarie, ma alle quali è molto legato.

Mister, cominciamo dal vostro impegno di sabato. L'obiettivo è il secondo posto, c'è un turno casalingo per tutte le inseguitrici.

Cesena, Brescia, Sassuolo e Grosseto come noi giocano in casa sabato. C'è l'opportunità per tutte di prendere i tre punti, motivo per il quale non dobbiamo perdere terreno. Cercheremo come sempre di ottenere il massimo, anche se contro il Mantova sarà una partita difficile. E' una squadra che, a differenza ad esempio della Triestina, fa giocare poco. Lo abbiamo studiato molto bene in settimana.

Lei cura in modo particolare la comunicazione con i suoi giocatori. Qual è il concetto che in questi giorni sta ripetendo con più insistenza al gruppo?

Mi preoccupa che la squadra rimanga se stessa, nonostante le possibili "vertigini" da alta classifica. Non dobbiamo assolutamente cambiare metodologia di lavoro e approccio alle partite, componenti che da tre mesi a questa parte ci hanno permesso di iniziare questa grande rincorsa. Gli impegni devono essere affrontati gradualmente, senza fare tabelle o previsioni. Con i giocatori insisto su questo punto: affrontiamo un ostacolo per volta.

C'è Vicenza-Padova sabato, da veneto per chi fa il tifo?

Sono due squadre che seguo sempre e non sono certo contento per il loro andamento. Credo sia una partita determinante perchè chi perderà subirà un forte contraccolpo psicologico. Spero si salvino entrambe e sabato non tiferò in particolare per nessuna. Anche se, ammetto, ho un debole per Vicenza. Per la piazza in particolare, sono innamorato del loro stadio e della vicinanza del pubblico. E' un aspetto che ho sempre notato sia da giocatore che da allenatore quando sono passato di lì.