Job torna a Grosseto: “Ora non possiamo più sbagliare”

La sua partita con il Padova resterà nella memoria di molti, pure nella sua. Trequartista, velocità, forza, tiro, sudore e quel sorriso che stenta ad arrivare. Se non stimolato. Chissà che non ci riesca la sua vecchia casa, Grosseto, una stagione, l’anno scorso. «In realtà sono stato felicissimo per la mia partita e per la vittoria in generale. Un derby vinto può segnare una stagione. Ma sono te punti che a noi, adesso, con una classifica così, ci servono come l’aria».Quindi Ascoli da cancellare. «Sì, dobbiamo ripartire già da domenica. Non abbiamo giocato male, ma non abbiamo nemmeno ferito un avversario che potevamo affondare. Il risultato ha più che mai condizionato la prestazione. Le difficoltà crescevano. Siamo mancati sotto porta e non solo, anche in difesa non siamo stati perfetti. La manovra è stata lenta anche per la stanchezza del derby. La volontà c’era, ma non era giornata, temevamo un po’ di appannamento. Abbiamo subìto poco l’Ascoli, ma quel poco è stato determinante. Peccato, non possiamo più permetterci errori».La B non perdona. E adesso, a un punto dai play out, sarebbe assurdo non mordere ogni partita. «Bisogna ripartire ancora una volta e lottare in una mischia dove la classifica è corta. In questi giorni dobbiamo preparare bene la partita per cercare il massimo risultato. Mancano dieci gare - dice -, che sono tante, ma se ci si pensa possono essere poche. Il Grosseto è una buona squadra, noi dovremo sgomitare per portare a casa il risultato. Abbiamo i mezzi e la volontà per riuscirci, il gruppo è unito più che mai, sentiamo vicino un altro grande traguardo e la sconfitta che brucia aiuterà a trovare la grinta».E Job tira le somme. «È successo altre volte: ci siamo rialzati subito dopo una caduta. Bisogna tirare fuori anche stavolta lo stesso carattere, non vogliamo deludere