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Cittadella-Chievo si gioca in regia: è anche il duello Iori contro Obi

Cittadella-Chievo si gioca in regia: è anche il duello Iori contro Obi

Cittadella-Chievo offre anche un bel duello tra due centrocampisti simbolo. Da una parta Manuel Iori, a 39 anni col manuale del perfetto regista ormai imparato a memoria, dopo averne scritto peraltro anche parecchi capitoli. Sull’arte del...

Redazione PadovaSport.TV

Cittadella-Chievo offre anche un bel duello tra due centrocampisti simbolo. Da una parta Manuel Iori, a 39 anni col manuale del perfetto regista ormai imparato a memoria, dopo averne scritto peraltro anche parecchi capitoli. Sull’arte del temporeggiare, del verticalizzare, della comprensione del gioco, delle letture un attimo prima degli altri, testa sempre alta e piedi eternamente morbidi. L'Arena oggi mette a confronto i due "registi": Obi e Iori sarebbero stati una bella coppia. Troppo distanti però per potersi unire. La Serie A non l’aveva ancora vista il diciottenne Obi, nella Primavera dell’Inter del Triplete di Mourinho quando Iori coronò il suo sogno proprio al Chievo, nel 2009, guardando negli occhi nei grandi stadi via via Pirlo, See- dorf, Ronaldinho, Sanchez, Cassano, Cavani, Pastore, Totti, De Rossi, Pizarro e Per- rotta lungo diciassette gettoni con Mimmo Di Carlo vicino ai vari Marcolini, Pinzi, Luciano e Bentivoglio. E quando Obi si guadagnò la prima sul grande palcoscenico interista, in Champions League col Werder Brema vicino a Eto’o, Stankovic e Cambiasso, per Iori quella era la settimana che avrebbe portato il suo Livorno a vincere comodamente a casa dell’Ascoli nella Serie B tornata ad essere la sua dimora.

Futuro incerto

Tutti e due potrebbero essere alle ultime recite. Il tempo sta scadendo per entrambi, ma in modi diversi. Per Iori ogni anno sembra che sia l'ultimo, poi va in scena il solito confronto con il dg Marchetti con la volontà di andare avanti un altro anno, pensando intanto a quale potrebbe essere il futuro dopo il campo dal calcio. Sarà questo l'ultimo anno? Difficile dirlo ora, con la possibile promozione ancora in ballo. Obi è a fine contratto, in scadenza a fine giugno con la società di via Galvani, pronto a prendere in considerazione offerte da tutta Europa. Ci sarà anche quella del Chievo, ma in mezzo a molte altre. E difficilmente sarà la più alta, anche se nel prossimo mercato nessuno navigherà nell’oro e Veronello resta pur sempre porto parecchio sicuro.