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Cittadella, il veronese De Marchi sulle orme di Meggiorini: “Che onore essere scelto da Marchetti, voglio giocarmela al massimo”

«A Imola nell’ultima stagione ho finalmente cambiato marcia, è stato il mio trampolino. Mi sono ritrovato in un contesto magico. Siamo arrivati terzi da neopromossi e io ho toccato quella doppia cifra che tanto sognavo nei professionisti. Il...

Redazione PadovaSport.TV

«A Imola nell’ultima stagione ho finalmente cambiato marcia, è stato il mio trampolino. Mi sono ritrovato in un contesto magico. Siamo arrivati terzi da neopromossi e io ho toccato quella doppia cifra che tanto sognavo nei professionisti. Il Cittadella dopo la finale play-off contro il Verona ha agito concretamente per prendermi ed io ovviamente ho accettato subito». Così, intervistato da L'Arena, Michael De Marchia cui il Cittadella ha deciso di dare un’altra chance in Serie B. Esattamente il posto in cui voleva ritornare, dopo la sfortunata esperienza con il Carpi datata 2016-2017. Lui, veronese, classe 94’ non si è mai arreso. Sarebbe stato naturale a ventun’anni, quando il calcio dei grandi lo aveva lasciato ai margini in Eccellenza e lui si divideva fra Dilettanti e turni nella pasticceria di famiglia. «Quando mi sono confrontato con il mio procuratore Massimo Briaschi (ex Genoa e Juventusndr) - svela il bomber veronese, con riferimento alla storia dirigenziale di Stefano Marchetti - ho proprio considerato questo aspetto. Lui ha cambiato le vite di molti calciatori. Ha spesso puntato su perfetti sconosciuti, osando dove molti dei suoi colleghi preferivano non spingersi. Suscitare il suo interessamento è stato motivo di enorme soddisfazione. Ora voglio giocarmela nel migliore dei modi». L’avventura di Michael De Marchi a Cittadella inizierà il 18 luglio con il via ufficiale della stagione. Tanti i sogni nel cassetto. Il primo magari imitare l’ascesa di Riccardo Meggiorini, uno dei tanti bomber svezzati dalla città padovana. Il secondo diventare in fretta un profilo da B. «Ho una testa diversa rispetto a Carpi», dice l’attaccante. «Ho immagazzinato tutti i passi necessari». Potrebbe fare la differenza.