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Cittadella, Iori-Pascali intrattenitori social in tempi di quarantena: ironia e ricordi di spogliatoio in attesa di tornare in campo

Cittadella, Iori-Pascali intrattenitori social in tempi di quarantena: ironia e ricordi di spogliatoio in attesa di tornare in campo

Manuel Iori e Manuel Pascali sono rimasti legati da una bella amicizia, dopo il periodo passato insieme a Cittadella. Sono loro i protagonisti de “La casa di Manuel”, show social (grazie a Instagram) che si ispira nel titolo a «La...

Redazione PadovaSport.TV

Manuel Iori e Manuel Pascali sono rimasti legati da una bella amicizia, dopo il periodo passato insieme a Cittadella. Sono loro i protagonisti de "La casa di Manuel", show social (grazie a Instagram) che si ispira nel titolo a «La casa di carta» (serie tv Netflix che ha appassionato milioni di telespettatori in tutto il mondo). Pascali (oggi al Fanfulla in D), istrionico e coinvolgente nella sua simpatia, duetta con il capitano granata, cercando di portare un po' di leggerezza e ironia: «Sono permessi soltanto tre insulti alla volta». Oppure ancora, come racconta anche il Corriere Veneto di oggi: «L’uomo che tutti vorrebbero avere come compagno di cena questa sera sarà con noi». L’uomo era Enrico Alfonso, il portiere del Brescia autore di una magnifica stagione alla guida del Cittadella come custode della porta granata nell’anno in cui la squadra di Roberto Venturato sfornò il suo primo miracolo. Ossia risalire subito dalla Serie C alla Serie B: «Ci racconterà come ci portò a vincere la Coppa ignoranza». E Alfonso lo ha fatto, riportando alla mente quegli indimenticabili momenti in cui, seduto sopra la traversa della porta del Cittadella, intonava il coro: «Noi vogliamo la f.... a volontà!». E poi ancora i momenti in cui il campionato lo si è vinto dentro le quattro mura dello spogliatoio, conun gruppo di ferro che non è mai mancato nei momenti chiave: «C’era un’occasione in cui serviva restare uniti e noi lo eravamo, tutti i momenti di difficoltà, pochi, che abbiamo avuto, li abbiamo portati avanti così, superandoli attraverso il gruppo». O come quando è intervenuto Christian Kouamé, attaccante della Fiorentina, che ha ricordato i bei trascorsi in maglia granata: «A Cittadella sono stato da dio, ho trovato una famiglia che mi ha accolto come fossi un figlio. Tutto quello che abbiamo fatto insieme non lo dimenticherò mai. Mi sono fatto male in Nazionale quando c’era una trattativa con il Crystal Palace che praticamente poteva dirsi già conclusa. Evidentemente Firenze, dopo l’esperienza che ho avuto al Genoa, era nel mio destino». Durante un collegamento con Luca Caldirola, difensore del Benevento che in passato ha vestito la stessa maglia di Manuel Iori, il simpatico siparietto è andato in scena con l’intervento di Filippo Inzaghi. L’ex allenatore del Venezia prima ha commentato la diretta, poi, alla richiesta dei due Manuel di intervenire, si è rivolto proprio a Pascali: «Lui lo sa, quando sono andato a Venezia, avrei voluto prendere Manuel Pascali, ma poi lui non se l’è sentita di scendere di categoria e ha voluto rimanere un altro anno a Cittadella. Ma lo stimo come calciatore e come uomo, ha quella sana ignoranza che dentro uno spogliatoio ci vuole sempre» ha detto Inzaghi. E, a vederlo col kilt scozzese, con la parrucca o con la voglia di far ridere, vien da pensare a quei clown che donano un po’ di sorrisi a chi ne ha davvero bisogno.

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