In campo non va la Storia. Vanno i giocatori con le loro storie. E il Cittadella racconta storie di provincia. Il club è una fantastica avventura vissuta con la «regola del 10». Ogni dieci anni un salto. Inizio anni Settanta, nasce il Cittadella come lo conosciamo oggi. Anno 1980, prima volta in D (si chia- mava Interregionale); 1989: prima volta in C2; 1998: prima volta in C1. È il 2000: prima promozione in B, e sembrava già fantascienza. Nel 2010 il sogno della A si spegne in semifinale. Siamo al 2019, in zona«regola del 10», e secondo l’algoritmo rispettato dalla famiglia Gabrielli e dal d.g. Stefano Marchetti — binomio che ha reso possibile crescita, conti in ordine, lancio o rilancio di giocatori - dovrebbe succedere qualcosa. Qualcosa di grosso. Ultimo aspetto. La città più piccola a portare una squadra in Serie A è stata Casale Monferrato, anni Trenta del Novecento. Oggi conta circa 33mila abitanti, all’epoca pochi di più. Cittadella ospita 20mila persone, più o meno. Sarebbe un primato storico, se... (Da La Gazzetta dello Sport)
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Cittadella, la cabala è dalla tua: ogni dieci anni un salto
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Quando il Cittadella era un dopolavoro, il racconto del presidente Andrea Gabrielli:
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