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Cittadella, per la settima volta porta inviolata. Paleari: “Merito di tutti”

Alberto Paleari continua a essere una sicurezza per la porta del Cittadella. Anche a Cremona, pur senza essere chiamato agli straordinari, Paleari ha fatto con sicurezza il suo lavoro, difendendo il risultato in almeno un paio di occasioni e,...

Redazione PadovaSport.TV

Alberto Paleari continua a essere una sicurezza per la porta del Cittadella. Anche a Cremona, pur senza essere chiamato agli straordinari, Paleari ha fatto con sicurezza il suo lavoro, difendendo il risultato in almeno un paio di occasioni e, quando serviva farlo, alzando la voce per richiamare i compagni. «L’intervento sul colpo di testa di Castrovilli è stato il più difficile - spiega, intervistato da Il Mattino - perché il tiro di Carretta l’ho visto partire, mentre su quell’incornata non era semplice capire dove sarebbe finita la palla. E, se mi avete visto arrabbiato nel finale, è perché abbiamo lasciato libero proprio Carretta a pochi passi da me: sarebbe stato un peccato vanificare tutto con una disattenzione». Per il Citta è la settima gara chiusa con la porta inviolata. «È un motivo di orgoglio e lo è tanto di più perché quasi sempre cambiamo gli interpreti ma i risultati restano gli stessi, che giochino Camigliano, Frare, Drudi o Adorni. Il merito è di tutti: da Gorini, che lavora sulla fase difensiva con noi, alle punte, che col loro gioco impediscono agli avversari di muoversi come vorrebbero».

A Cremona, come ha riconosciuto lo stesso Venturato, la squadra è cresciuta nella ripresa. «Quello che noto è che nei primi 5 o 6 minuti rischiamo spesso di prendere gol, e su questo dobbiamo lavorare. Era successo anche con la Salernitana: se si sta ripetendo, significa che abbiamo bisogno di scaldarci meglio, magari uscendo prima dagli spogliatoi».