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Cittadella-Triestina, Diaw: “Nessuno può pensare di essere al sicuro, neanche il Vicenza”

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Non segnava dal 29 ottobre 2023, quando vestiva la maglia del Bari. Segnò, in quell’ultima occasione, contro il Brescia, in una vittoria dei suoi galletti per 1-2 al Rigamonti alla 14ª giornata di Serie B. Un’eternità è passata da...
Pietro Zaja
Pietro Zaja Redattore, telecronista 

Non segnava dal 29 ottobre 2023, quando vestiva la maglia del Bari. Segnò, in quell'ultima occasione, contro il Brescia, in una vittoria dei suoi galletti per 1-2 al Rigamonti alla 14ª giornata di Serie B. Un'eternità è passata da quella giornata. Quasi due anni, in cui Davide Diaw, tra problemi fisici e scelte degli allenatori, ha giocato poco e non ha mai segnato. Ieri, però, contro la Triestina al Tombolato, si è preso una rivincita. Ed è tornato a segnare, in una piazza, quella granata, con cui aveva siglato 23 reti nelle due stagioni 2018/2019 e 2019/2020. Chissà che la rinascita in Serie C del Cittadella non possa anche passare dai gol ritrovati di Diaw. Il classe '92 di Cividale del Friuli (piccola curiosità: stesso paese di nascita del capitano del Padova Lorenzo Crisetig), è intervenuto nel post-partita in conferenza stampa, per analizzare la prestazione della squadra di Manuel Iori (qui le sue dichiarazioni).

Le parole di Diaw nel post-partita di Cittadella-Triestina

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Queste le dichiarazioni dell'attaccante del Cittadella Davide Diaw, autore del gol vittoria ieri pomeriggio al Tombolato contro la Triestina di Giuseppe Marino: "Sono stati due anni difficili per me, ho avuto delle difficoltà fisiche. Sono contento del gol e dei tre punti. Fondamentale questa vittoria, ma secondo me è già da un po' che ci stiamo provando nel modo giusto. Nelle ultime partite ci è mancato il gol. Penso che noi siamo sulla strada giusta. Siamo partiti con delle difficoltà, ma stiamo cercando di venirne fuori e per me dobbiamo ancora lavorare tanto per raggiungere un buon livello. Quando una squadra nasce per fare un altro tipo di campionato è ancora più difficile, però noi cerchiamo di lavorare e di impegnarci per venirne fuori. Il gruppo è unito, sta soffrendo, così come il mister e la società, perché non riusciamo a raccogliere quello che secondo me meritiamo. Io so quanto lavoriamo e quanto impegno ci mettiamo, ma per mille motivi non siamo riusciti a raccogliere quello che forse meritavamo. Spero che questa vittoria ci dia un po' di freschezza e libertà mentale per continuare a fare quello che stiamo facendo".

Il duro lavoro, l'appartenenza e il capitano Alessio Vita

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"Il modulo secondo me è relativo - continua il centravanti del Cittadella Davide Diaw - perché ormai nel calcio è più una questione di concetti. Penso che aver cambiato modulo, passando alla difesa a tre, magari ci ha dato più solidità dietro e continuando a lavorare sta venendo fuori quello che facevamo anche prima, ma che non ci riusciva. Credo che il modulo conti in parte, ma non credo che sia la chiave. La chiave è che quando arriva un allenatore nuovo con tanti giocatori nuovi non riesci fin da subito a fare tuoi quei concetti che lui vuole. Ci stiamo provando e stiamo cercando di trovare la quadra giusta per riuscire a fare bene. Io e Vita cerchiamo fin da subito di far capire che cos'è il Cittadella. Lui è qui da tanti anni, io sono andato via e sono tornato, però mi sono sempre sentito uno di loro dal punto di vista dei valori. Io, lui, Salvi, Pavan e Maniero, non vorrei dimenticarmi qualcuno della vecchia guardia, abbiamo cercato di far entrare tutti subito nel mondo del Cittadella. Ringrazio Alessio(Vita ndr.) per la palla che mi ha dato".

La classifica, Castelli, Rabbi e l'episodio del bacio verso la tribuna

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"La classifica non la sto guardando più di tanto, anche perché non è così bella da vedere. Ma penso che il campionato sia appena iniziato. Nessuno può pensare di essere al sicuro, né il Vicenza, né la Triestina. Quest'ultima sembrava spacciata, ma ha iniziato bene la stagione e per me ha tutte le carte in regola per potersi salvare. Dobbiamo pensare di partita in partita e secondo me ci possiamo togliere comunque delle soddisfazioni. Lavorare insieme, conoscersi, ci può aiutare. Ma dobbiamo migliorare, anche se secondo me oggi abbiamo fatto bene. Abbiamo sbagliato delle occasioni, ma fa parte del gioco. Castelli ha fatto una buona partita e per me l'attaccante si deve preoccupare quando non ha le occasioni. Gli ho detto di stare tranquillo, perché il gol arriva. E poi in una squadra possono segnare tutti, anche i difensori... Lui e Rabbi non devono fare altro che continuare a lavorare così. Dopo la partita con il Lumezzane c'era un bambino con la mia maglia, si stava ribaltando dalla transenna per farsi vedere e io gli ho mandato un bacio, nonostante la sconfitta e tutto. Non era un gesto per prendere in giro, era un gesto rivolto al bambino e io ho sempre rispettato i tifosi", chiude l'ex Bari e Modena.